Stop ai tagli alla sanità reggiana.
A lanciare l’allarme e chiedere alla Regione di intervenire è, in un’interrogazione, Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “recentemente si è tenuta la Conferenza territoriale socio-sanitaria (CTSS) della provincia di Reggio Emilia nella quale si è discusso del riordino dei presidi di primo soccorso e della riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza: stante a quanto emergerebbe, l’Ausl di Reggio Emilia ha proposto il ridimensionamento a 12 ore giornaliere (dalle 8 alle 20) dei servizi di emergenza-urgenza con ambulanze della Croce Rossa riguardanti i presidi di Bagnolo e di Reggiolo; il ridimensionamento riguarderebbe anche la Croce Verde di Albinea, ma questa decisione comporterebbe, per i Comuni citati, la non operatività delle ambulanze per l’emergenza-urgenza nelle ore notturne e, inoltre, il ridimensionamento riguarderebbe anche la dislocazione e il numero delle automediche nella provincia di Reggio Emilia, in quanto ne resterebbero soltanto quattro delle sei attualmente in servizio. La proposta di ridimensionamento è stata giustificata dall’Ausl come misura di contenimento dei costi”.
Evangelisti sottolinea come “con la soppressione della automedica di Montecchio, proposta dall’Ausl di Reggio Emilia, sul territorio provinciale resterebbero in servizio solo quattro mezzi di soccorso avanzato: a Novellara, Reggio Emilia, Scandiano e Castelnuovo Monti; si tratta di un importante ridimensionamento del servizio e le automediche di Correggio e Guastalla verranno accorpate e dal primo luglio dell’anno corrente, il mezzo di soccorso avanzato avrà la sua sede di partenza 24 ore su 24 da Novellara con competenze di copertura del servizio di un ampio territorio compreso tra Codisotto di Luzzara (Nord-Ovest), Villanova di Reggiolo (Nord-Est), Stiolo di San Martino in Rio (Sud-Est) e Sorbolo a Levante (Sud-Ovest) e, sostanzialmente, non vi sarà più la presenza dell’automedica nei pronto soccorso degli Ospedali di Guastalla e Correggio”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno intervenire con urgenza affinché vengano chiariti tutti gli aspetti della proposta dell’Azienda Sanitaria di Reggio Emilia e se intende avviare un confronto con l’Ausl di Reggio Emilia al fine di evitare il depotenziamento del servizio di emergenza-urgenza nel territorio in questione; ovvero di garantire ai cittadini un servizio di emergenza-urgenza sul territorio che sia capillare, tempestivo ed efficiente”.
Evangelisti chiede inoltre alla Regione “se ritenga che il contenimento dei costi economici giustifichi disservizi e disagi per i cittadini, che sono coloro che pagano il prezzo più alto di tali scelte e se ritenga che l’Azienda Sanitaria Locale, nella definizione annuale dei fabbisogni, abbia effettuato tutte le corrette valutazioni anche nel rispetto della normativa vigente”.
(Luca Molinari)