COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Reggio. Punto nascita Castelnovo ne’ Monti, M5s: ci sono condizioni per riapertura

Risoluzione di Silvia Piccinini e Raffaella Sensoli per impegnare la Giunta ad agire per la riapertura del Punto nascita dell’ospedale S. Anna, data l’avvenuta fusione tra Ausl e Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova

La riapertura del Punto nascita dell’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti, nell’Appennino reggiano, è al centro di una risoluzione presentata da Silvia Piccinini, prima firmataria, e Raffaella Sensoli (M5s).

Due le ragioni addotte dalle consigliere. La prima, riguarda il fatto che sia la richiesta di deroga alla chiusura avanzata dalla Regione sia il parere negativo a tale richiesta rilasciato dal Comitato percorso nascite nazionale non avrebbero tenuto conto che nel 2017 l’AUSL, di cui è parte integrante l’ospedale S. Anna, e l’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia si sono fuse, costituendo un presidio ospedaliero unico. Il Punto nascita di Castelnovo ne’ Monti, pertanto, evidenziano le due pentastellate, da struttura autonoma con meno di 500 parti all’anno è diventato distaccamento di un’azienda sanitaria in cui vengono eseguiti da un’unica organizzazione di personale preposto un numero di parti superiore a 1.000 annui, condizione favorevole alla riapertura. La seconda ragione, concerne la riapertura del Punto nascita dell’ospedale di Cavalese, in Trentino Alto-Adige, di recente concessa dal Comitato percorso nascite nazionale sulla base di condizioni analoghe a quelle del punto nascita di Castelnovo ne’ Monti, che, peraltro, a differenza di quello trentino, non presenterebbe alcuno dei problemi strutturali e organizzativi motivo di chiusura.

Di qui l’iniziativa di Piccinini e Sensoli, che chiedono alla Giunta regionale “di deliberare l’immediata riapertura del Punto nascita di Castelnovo ne’ Monti, in quanto, alla luce del nuovo contesto organizzativo post fusione, non necessita di alcuna richiesta di deroga per essere mantenuto attivo, avviando da subito gli investimenti e le iniziative volte a potenziarne sicurezza e organizzazione, in parte venute meno a seguito della chiusura”. In alternativa, invitano l’esecutivo regionale, “previo parere della commissione assembleare competente, ad avanzare un’ulteriore richiesta di apertura del Punto nascita al Comitato percorso nascite nazionale che tenga conto della nuova organizzazione sanitaria territoriale avvenuta nel 2017”.

(Luca Govoni)

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