Per quale motivo verrà ridimensionato il punto di Primo intervento dell’ospedale Cervesi di Cattolica (Rimini), nonostante l’ampio bacino territoriale che vi fa riferimento? Lo chiede Matteo Montevecchi (Lega) con un’interrogazione.
“Nella programmazione dei servizi sanitari che interessa i comuni dell’ambito Rimini sud -spiega il consigliere- all’ospedale Cervesi di Cattolica è prevista la realizzazione di 16 posti letto al primo piano dove attualmente sono operativi alcuni servizi ambulatoriali specialistici. Nell’estate 2022 il Pronto intervento del Cervesi ha effettuato un’ottantina di interventi giornalieri e il bacino di utenza, che comprende la zona sud della provincia oltre ad alcuni comuni in provincia di Pesaro, è di oltre 50mila persone. Numeri che ovviamente crescono durante l’estate. È quindi necessario che gli ambulatori per i quali si prospetta lo spostamento rimangano dentro la sede ospedaliera per non sovraccaricare i pronto soccorso di Rimini e Riccione dove verrebbero dirottati i pazienti. Dalla stampa, inoltre, si apprende che la casa di cura di Morciano prevede un ampliamento comprendendo anche 40 posti letto convenzionati”.
Da qui l’atto ispettivo per accertare “se si sia presa in considerazione l’alternativa di creare un ampliamento del Cervesi, dove sia prevista la nuova sede degli ambulatori per i quali si prospetta uno spostamento se è vero che ulteriori 40 posti letto verranno convenzionati con la Casa di cura Montanari di Morciano”.
Matteo Montevecchi, infine, evidenzia la necessità di “riattivare il servizio di Endoscopia digestiva e Gastroenterologia insieme al percorso per le donne in gravidanza”.
(Lucia Paci)