COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Rossi (Pd): “Aggiornare le informazioni sulle interruzioni volontarie di gravidanza”

Presentata un’interrogazione per chiedere anche l’incidenza di somministrazione della pillola RU486 e il numero di medici obiettori

Sollecitare le strutture sanitarie emiliano-romagnole a fornire una mappatura completa e aggiornata delle informazioni sulle interruzioni volontarie di gravidanza, sull’incidenza della somministrazione della pillola RU486 e sul numero di medici e personale sanitario obiettori nelle aziende sanitarie e negli ospedali regionali. Lo chiede Nadia Rossi (Partito democratico) con un’interrogazione in cui invita anche a indicare il numero, il nome e le finalità delle associazioni che entrano nei consultori emiliano-romagnoli per informare le donne sull’interruzione volontaria di gravidanza.

“In caso di difficoltà di accesso ai servizi ospedalieri per l’interruzione volontaria di gravidanza -ha sottolineato la consigliera- si può configurare una violazione della Carta sociale europea, oltre a esporre le donne a gravi rischi per la salute. Vista la disomogeneità della garanzia dei diritti previsti dalla legge 194 a livello nazionale, risulta fondamentale che le informazioni sull’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza siano chiare, aperte e aggiornate all’annualità in corso per singola struttura e per ogni Regione, soprattutto laddove una o più strutture abbiano deciso di interrompere il servizio, limitare gli interventi settimanali, sospendere le procedure di Ivg farmacologica o chirurgica”.

Da qui l’atto ispettivo affinché “la giunta solleciti il governo a pubblicare una Relazione più aggiornata di attuazione della legge 194 da parte del ministero della Salute per verificare che la possibilità per le donne di interrompere una gravidanza sia garantita a livello nazionale, supportando con ogni azione possibile l’esigibilità di questo diritto”.

(Lucia Paci)

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