I mezzi di soccorso, le emergenze da affrontare e la distanza da percorrere dopo il declassamento di alcune strutture ospedaliere finiscono al centro di un’interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, che sottolinea come “se, nello stesso territorio, vi fossero casi gravi di richiesta soccorso, e risultassero già impegnate le unità operative dotate di medico e infermiere con farmaci indispensabili, le altre unità operative potrebbero essere insufficienti per garantire al paziente l’adeguato soccorso”.
“Dal 2009 ad oggi – spiega Tagliaferri – si è proceduto ad una ‘razionalizzazione’ dei costi delle strutture sanitarie sul territorio regionale, che ha portato al progressivo declassamento di molte strutture ospedaliere nelle varie province e i tempi di soccorso e quelli di ospedalizzazione, in molti casi e nelle zone più lontane, si sono conseguentemente dilatati, e il mezzo di soccorso è diventato quindi sempre più importante per le emergenze”.
Dunque Tagliaferri interroga la giunta per sapere se “la delibera del 2009 che stabilisce i requisiti per l’accreditamento delle strutture di soccorso e di trasporto dei malati non sia ormai superata e se non consideri superata la dotazione di alcuni mezzi di soccorso, alla luce anche della dilatazione dei tempi di soccorso e di ospedalizzazione, che dovrebbero oramai, almeno per quelle che operano nelle zone più lontane, essere trasformate tutte in Unità operative mobili con medico, infermiere professionista, autista soccorritore e dotazione di attrezzature e farmaci indispensabili per alcune casi specifici”.
(Margherita Giacchi)