COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Tagliaferri (Fdi): troppi ritardi negli interventi, serve piano straordinario

“La pandemia da Coronavirus ha portato alla sospensione, anche in questa terza ondata, di tante operazioni ordinarie e urgenti (oncologiche, pediatriche, ortopediche) che stanno slittando a tempi troppo lunghi”

Di quanti giorni sono slittati gli interventi ortopedici e oncologici a causa delle riduzione dell’attività sanitaria per via del Coronavirus? Quali iniziative si prendono per recuperare questi ritardi, visto l’urgenza e i relativi contraccolpi sulla salute? Quando la sanità tornerà a rispettare le tempistiche ordinarie per questi interventi?

A chiedere un piano straordinario per recuperare i ritardi negli interventi sanitari “saltati” a causa della terza ondata del Coronavirus è un’interrogazione del consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi).

Tagliaferri ricorda come “i nuovi dati di Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale delle Regioni, aiutano a comprendere lo spessore dei danni collaterali della pandemia. Nei primi sei mesi del 2020, i ricoveri sono stati 3,1 milioni, contro i 4,3 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il che significa che sono andati perduti 1 milione e duecentomila pazienti, il 28 per cento del totale. Per altro, se si considera che nella statistica sono compresi anche i malati Covid, è agevole concludere che l’attività di cura destinata agli “altri malati” si riduce ulteriormente. E ancora: in 9 mesi, vale a dire da gennaio a settembre 2020, si sono perse qualcosa come 52 milioni di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, cioè il 30 per cento. Milioni di italiani non sono stati dal cardiologo, dal neurologo, dal ginecologo, dall’oculista e non hanno fatto risonanze, ecografie, tac”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intenda applicare un piano straordinario per sostenere la sanità pubblica sbloccando le nuove assunzioni e mettendo in campo investimenti strutturali; se intenda attivarsi per avviare un sistema che consenta un aggiornamento delle Liste d’attesa ospedaliera basato sui riscontri di aggravamento sul territorio”.

(Luca Molinari)

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