“Dai dati forniti dalla Direzione generale cura della persona e welfare della Regione Emilia-Romagna (relativi ai primi mesi del 2025) emerge che in 50 comuni extraurbani e in 28 comuni urbani (di cui 9 capoluoghi di provincia compreso quello regionale) non viene rispettato il tempo massimo che deve intercorrere tra la chiamata alla centrale del 118 e l’arrivo del primo mezzo di soccorso”.
A lanciare l’allarme, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, è Pietro Vignali (Forza Italia).
La normativa, si legge nell’atto, “prevede un massimo di 8 minuti per l’intervento in ambito urbano e 20 minuti per l’ambito extraurbano”.
Il consigliere, nel rimarcare “la necessità di garantire equità di accesso al servizio di emergenza 118 su tutto il territorio regionale”, spiega, poi, quanto sia “importante assicurare la presenza di mezzi di soccorso avanzato (con medico e infermiere a bordo) ogni 60mila abitanti e per non oltre 350 chilometri quadrati di territorio regionale, come afferma la normativa in materia”.
Vignali vuole, quindi, sapere dall’esecutivo regionale le cause che hanno portato a queste criticità sugli interventi dei mezzi del 118 e sollecita azioni rivolte a garantire un servizio che rispetti gli standard stabiliti dalla legge. Infine, chiede quale sia in regione la diffusione dei mezzi di soccorso avanzato.
(Cristian Casali)


