COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Vignali (FI): “Risolvere le carenze organizzative del 118 per diminuire i casi di esiti mortali”

Presentata un’interrogazione per chiedere misure più efficaci alla luce di alcuni dati riguardanti i casi di decessi durante i soccorsi

Risolvere le carenze organizzative per diminuire i casi di esiti mortali durante i soccorsi per chiamate di emergenza al 118. E’ l’oggetto di un’interrogazione presentata da Pietro Vignali (Forza Italia) con la quale chiede all’esecutivo di spiegare “perché in alcune realtà vi è una tendenza al miglioramento con una diminuzione degli esiti mortali mentre in altre è in peggioramento con aumento degli stessi”.

“Secondo i dati riferiti dalla Direzione generale cura della persona -ha spiegato Vignali- nel 2024 sul territorio regionale si sono registrati 572 casi di chiamate al 118 classificate a basso rischio con esito morte durante il soccorso. Tale numero di esiti mortali sottostimati è senza dubbio molto alto nonostante vi sia una tendenza in lieve miglioramento rispetto al dato del 2022 in cui ci furono 40 esiti mortali in meno. Vi sono realtà in cui si riscontrano miglioramenti sensibili come quella di Forlì-Cesena con 20 casi in meno tra il 2023 e il 2024 che potrebbero essere conseguenti all’adozione di misure più efficaci. Ma ci sono realtà in peggioramento come Piacenza che è passata dai 31 esiti mortali del 2022 ai 51 del 2024. La realtà peggiore in proporzione al bacino di utenza è quella di Parma con 83 esiti mortali nel 2024 seppure in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando erano stati 88”.

“Appare evidente -ha proseguito il consigliere- che vi siano problemi organizzativi compresi quelli già portati a conoscenza in Assemblea regionale e da parte dei sindacati degli operatori quali l’assenza dei navigatori certificati sui mezzi di soccorso, la carenza di personale o il venire meno di alcuni presidi di soccorso anche solo parziale in alcune realtà del territorio”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere “se nelle realtà che sono migliorate sono state adottate buone pratiche estensibili anche alle altre realtà”.

(Lucia Paci)

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