COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Zappaterra (Pd): rivedere la composizione del tavolo ministeriale sugli standard ospedalieri, esclude le donne

Dura critica alle scelte del ministero della Salute: “le donne sono il 70% degli operatori, con presenza di direttori generali, presidenti di società scientifiche, accademiche, medici del territorio ed esperte della materia”

Il tavolo ministeriale sugli standard ospedalieri e dell’assistenza non può essere composto di soli uomini: bisogna convincere il governo a rivederne la composizione e ad avviare una verifica interna al sistema sanitario regionale per accertarsi che vengano rispettati i principi di uguaglianza di genere e di inclusività.

A chiederlo, in una risoluzione, è Marcella Zappaterra (Pd) che ricorda come “il ministero della Salute ha istituito un tavolo tecnico per la revisione degli standard di ospedali e territorio, con l’obiettivo di adeguare il sistema sanitario nazionale alle esigenze attuali e future dei cittadini e dei pazienti. Il tavolo è composto da 14 membri, tutti uomini, fra cui rappresentanti del ministero della Salute, del ministero dell’Economia e delle finanze, delle Regioni, delle Università, delle Aziende sanitarie e degli Ordini professionali dei medici. Non include alcuna donna, benché le donne nel sistema sanitario costituiscano il 70% degli operatori, con presenza di direttori generali, presidenti di società scientifiche, accademiche, medici del territorio ed esperte della materia”.

Marcella Zappaterra sottolinea anche come “il tavolo non prevede la partecipazione di alcun rappresentante delle professioni sanitarie, che sono i protagonisti concreti della cura dei pazienti e della gestione dei servizi sanitari: sono profondamente preoccupata e delusa dal governo per la mancata inclusione di donne nel tavolo e sostengo le istanze delle associazioni e delle organizzazioni del settore sanitario che chiedono una maggiore inclusione e partecipazione delle donne al processo decisionale”.

Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a sollecitare il governo nazionale a rivedere la composizione del tavolo ministeriale sugli standard ospedalieri e dell’assistenza, in modo da garantire una rappresentanza equilibrata tra uomini e donne e tra le diverse professioni sanitarie e ad avviare una verifica interna al sistema sanitario regionale, anche attraverso i Comitati unici di garanzia per le pari opportunità (CUG), per accertarsi che in ogni contesto collegiale e di coordinamento siano fatti tutti gli sforzi per rispettare i principi di uguaglianza di genere e di inclusività”.

(Luca Molinari)

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