“La Regione Emilia-Romagna finanzi le attività conclusive dello studio sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche generate dalle antenne della telefonia mobile portato avanti dall’Istituto Ramazzini”, che ha sede a Bologna e realizza indagini scientifiche per la prevenzione dei tumori. A chiederlo, in una risoluzione e in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (M5s).
Il Ramazzini ha avviato nel 2005, precisa la consigliera, “uno studio, in collaborazione con il laboratorio statunitense Ntp (National toxicology program), sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche generate dalle stazioni radiobase della telefonia mobile, per riprodurre l’esposizione ambientale alle antenne”. Il costo del progetto, prosegue, “è stato finora di circa 3 milioni di euro, a breve saranno disponibili i primi dati, ma la conclusione dell’esperimento, prevista nel 2017, necessita di ulteriori risorse (circa 300.000 euro), fondi di cui attualmente l’Istituto non dispone”.
Le competenze e le attività di ricerca condotte nei laboratori dell’Istituto Ramazzini, evidenzia Gibertoni, “possono meglio consentire di valutare i rischi e soprattutto fornire basi scientifiche più solide per la programmazione degli interventi finalizzati alla tutela della salute pubblica”. La Giunta, rimarca quindi in conclusione l’esponente del M5s, “supporti le attività dell’Istituto, in particolare quelle suscettibili di ricadute anche sul territorio regionale”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Cristian Casali)