La comunicazione della Città Metropolitana di Bologna arrivata qualche giorno fa ad alcuni presidi di istituti superiori del bolognese riguardo la non conformità di alcuni edifici alla normativa antincendio è al centro di un’interrogazione di un consigliere di Forza Italia. Il provvedimento, si legge nell’atto, avrebbe colto di sorpresa i presidi poiché “parrebbe scaricare sugli stessi la responsabilità del mancato adeguamento”, tanto che “i dirigenti scolastici avrebbero addirittura ipotizzato di consegnare al Prefetto le chiavi della scuola”. Il consigliere, oltre a chiedere come risolvere la situazione, domanda quindi quanti e quali siano gli istituti coinvolti, se si ravvisino elementi di pericolosità per quanto riguarda la sicurezza e per quale motivo solo la Città metropolitana abbia deciso di adottare tale provvedimento.
Inoltre il consigliere riporta nell’atto che a fine dicembre la Regione Emilia-Romagna avrebbe stanziato quasi 110 milioni per circa 300 interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento sismico delle scuole, e ricorda il finanziamento all’Emilia-Romagna dal Ministero dell’Istruzione di oltre 1 miliardo di euro per l’edilizia scolastica – dove alla Città Metropolitana risulterebbero assegnati 21 milioni e 195.700 euro per 49 interventi.
A fronte di queste risorse, il consigliere chiede quindi di chiarire la situazione in termini di programmazione, se sia stato redatto un piano di intervento rispetto agli edifici e quale sia l’ordine di priorità e a quanto ammonterebbe il costo complessivo degli interventi. Infine tra le richieste, fare luce sul numero degli edifici scolastici, di ogni ordine e grado, che sul territorio regionale non risultino a norma e quali le tempistiche per la messa in sicurezza di tutti quelli presenti.
(Francesca Mezzadri)