COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

SCUOLA. FOTI (FDI) CONTESTA PROGETTO “W L’AMORE”: “CONTENUTI IDEOLOGICI”. ASSESSORE VENTURI: “SESSUALITA’ SEMPRE PIÚ PRECOCE, PREVENIRE COMPORTAMENTI A RISCHIO”

SCUOLA. FOTI (FDI) CONTESTA PROGETTO “W L’AMORE”: “CONTENUTI IDEOLOGICI”. ASSESSORE VENTURI: “SESSUALITA’ SEMPRE PIÚ PRECOCE, PREVENIRE COMPORTAMENTI A RISCHIO”

Il progetto regionale “W l’amore”, al centro di un’interrogazione a risposta immediata del consigliere Tommaso Foti (Fdi), è stato finanziato dalla Regione, “sia nella fase sperimentale, che nella fase attuale di implementazione nelle Aziende sanitarie, nell’ambito dei finanziamenti per la prevenzione dell’Aids” e, in particolare, l’Azienda Usl di Bologna, capofila nei confronti degli Spazi giovani della regione, ha ricevuto un finanziamento di 60.000 euro per il supporto e il monitoraggio.

Lo segnala l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, rispondendo ai quesiti di Foti, che stigmatizza alcuni contenuti del progetto che “lasciano perplessi”: si tratta infatti di “un pacchetto formativo sulle relazioni e sulla sessualità rivolto ai preadolescenti”, per aiutarli “a vivere in modo consapevole e sicuro la loro sessualità e a sviluppare le loro attitudini e competenze per quanto riguarda le relazioni, l’affettività e la sessualità”.

Un compito, quello dell’educazione affettiva e sessuale dei minori, ribadisce il consigliere, “che non compete alla scuola, che ha fini formativi diversi, ma ai genitori”. In questo contesto, infatti, aggiunge, “stiamo parlando di scuole secondarie di primo grado”, i cui studenti, di età compresa tra i 13 e i 14 anni, “dovrebbero essere aiutati dal progetto a sviluppare attitudini e competenze per quanto riguarda le relazioni, l’affettività e la sessualità e a viverla in modo consapevole e sicuro”.

Foti critica dunque i contenuti educativi di ‘W l’amore’, che sono “ben lungi dall’essere neutri e oggettivi, ma hanno una forte connotazione ideologica”, che si evidenzia nel manualetto rivolto agli adolescenti. L’esponente Fdi ricorda inoltre che il progetto, “ripreso e adattato dal progetto Long live love, attivo da 20 anni nei Paesi Bassi”, è stato proposto a tutti gli uffici scolastici regionali dell’Emilia-Romagna e ha coinvolto circa 800 studenti nell’anno scolastico 2014-2015. Di qui la richiesta di Foti, nel caso in cui la Giunta intendesse riproporlo anche nel prossimo anno scolastico, di verificarne e di rivisitarne radicalmente i contenuti, se l’obiettivo è quello di sviluppare un progetto effettivamente educativo e non un “corso di indottrinamento ideologico basato sul relativismo etico”.

“L’esigenza di lavorare con la fascia dei preadolescenti (11-14 anni)- replica Venturi- nasce dai dati di letteratura e da ricerche promosse anche a livello regionale, da cui emerge come stia aumentando la percentuale di adolescenti che iniziano la sessualità in età precoce senza possedere informazioni e competenze adeguate per proteggersi da rischi di gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmesse”.

”La precocità sessuale- aggiunge- si accompagna all’assunzione di maggiori comportamenti a rischio soprattutto fra gli adolescenti più fragili, immigrati di seconda generazione, studenti di corsi professionali, adolescenti con situazioni socio-famigliari più fragili”.

“I materiali del progetto olandese- afferma ancora- sono stati adattati al contesto locale, sperimentati nell’anno scolastico 2013-2014 in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia”, fino a arrivare all’attuale formulazione del progetto che si sta realizzando in 17 distretti, coinvolgendo 36 scuole secondarie di primo grado, con 122 classi aderenti al progetto.

Venturi contesta inoltre l’affermazione fatta da Foti sui contenuti educativi di ‘W l’amore’.

Sbaglia quindi il consigliere di Fdi, sostiene Venturi, quando punta il dito sui contenuti che trattano dei “generi sessuali”, considerando che ”i generi in natura sono solo due, maschio e femmina, e gli altri sono deviazioni oggetto di teorizzazione nella discutibilissima teoria dei gender”, è vero invece, chiarisce l’assessore, che il testo del manuale fa riferimento a “modelli di uomo e donna e non a generi sessuali”.

Per quanto poi riguarda la revisione del progetto, l’assessore sottolinea che è in corso “il monitoraggio e la valutazione delle esperienze realizzate che, eventualmente, potranno portare a modifiche”, e promette verifiche per i casi, denunciati da Foti, “in cui gli studenti, i cui genitori hanno chiesto una deroga alla partecipazione, sarebbero stati sottoposti a una sorta di giudizio negativo”.

“Una risposta dettagliata, ma poco soddisfacente rispetto alla mia impostazione culturale e etica”. Questa la replica del consigliere, che ha assicurato Venturi di aver visionato direttamente il materiale e quindi di non aver equivocato alcun contenuto.

“Ho colto- ha ribadito- il messaggio dell’assessore quando ha parlato dei giovani stranieri che, avendo culture diverse in materia di costumi sessuali, necessitano di particolari attenzioni. Ma qui– ha concluso-  non stiamo parlando di interventi a fini educativi settoriali, bensì universali”.

(ac)

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