COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Scuola. Francesca Marchetti (Pd): fare chiarezza sulle responsabilità nelle norme dell’esame di Stato nelle zone alluvionate

“Nessuno ha chiare le motivazioni che hanno portato il governo ad emanare l’ordinanza in questione senza condivisione con le istituzioni locali e quali criteri sono stati seguiti per individuare i comuni alluvionati interessati dalla misura”

Fare chiarezze sull’attuale ruolo della Regione nella definizione dell’attuale assetto dell’esame di Stato nelle zone alluvionate.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Francesca Marchetti (Pd) che ricorda come “il ministro dell’Istruzione e del Merito ha emanato un’apposita ordinanza con la quale ha disposto che gli studenti residenti o frequentanti le scuole nei comuni alluvionati, ad eccezione di quelli delle Marche e della Toscana, devono accedere agli esami di terza media e di maturità con modalità semplificate: l’ordinanza ministeriale -spiega Marchetti- stabilisce che il colloquio orale per gli esami di terza media sia finalizzato a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere”.

Marchetti sottolinea come “l’ordinanza del governo ha suscitato forti polemiche tra i dirigenti scolastici, i docenti, gli studenti e le famiglie dei comuni interessati dalla misura, i quali hanno espresso dubbi sulla sua legittimità, opportunità, tempestività ed equità,
nonché sulle modalità operative per la sua attuazione: l’ordinanza è stata adottata senza alcuna consultazione preventiva con l’Assessorato regionale competente per materia e con le altre istituzioni locali coinvolte nella gestione dell’emergenza alluvionale e gli studenti hanno denunciato la totale assenza di ascolto delle loro esigenze e aspirazioni da parte del Ministero, nonché la mancanza di una scelta libera e consapevole tra le diverse opzioni possibili per lo svolgimento degli esami, evidenziando come tale mancanza possa creare disparità di trattamento e di valutazione tra gli studenti”.

(Luca Molinari)

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