COMUNICATO
Assemblea

Scuola, il timore di non tornare in classe, mentre il 3 dicembre si avvicina. Castaldini (FI): “rischio contagio minimo tra i banchi, fate tornare i ragazzi”

Secondo i dati forniti dall’assessore alla sanità Donini su 76 mila tamponi effettuati nelle scuole, solo 3 mila sarebbero risultati positivi fra gli studenti. La consigliera di centro-destra sollecita accorata: “La scuola è importante, non parlate solo di festività”

Nella seduta d’Aula odierna la scuola torna a chiedere aiuto alla politica.Oggi il tema non era la sanità, ma mettere in campo una discussione politica. Ho la sensazione che non solo l’opposizione, ma anche diversi dirigenti del PD nazionale e regionale, abbiano nell’animo l’esigenza di far ripartire le scuole il 3 dicembre. Non so se è una questione di coraggio, non so se sono gli equilibri politici a Roma a non aiutare. Ma so che c’è chi vedendo i ragazzi in preda alla didattica a distanza rimane un po’ sconvolto da quello che sta accadendo”. Questo il grido d’allarme e di denuncia della Consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia)  emerso nel corso della discussione di un question time. “A me interessano moltissimo cenoni, veglioni e con quale grado di parentela ci si potrà sedere a tavola. Ma abbiamo anche altre urgenze” richiama Castaldini che aggiunge: “l’agenda del governo nazionale non parla della ripartenza della scuola il 3 dicembre. E questo mi preoccupa perché nessuno vuole dire quello che sta succedendo, ovvero che quel giorno la scuola non ricomincerà”. “Auguro pronta guarigione al presidente Stefano Bonaccini, perché so che è sensibile a questo tema, e spero che possa tornare a lavorare sulla materia anche col governo nazionale”, ma chiosa, Castaldini, “ho chiesto quanti sono stati i positivi ai tamponi nella prima fascia scolastica, perché sappiamo che la scuola è uno dei posti più sicuri in assoluto, e ci sono studi che lo confermano. Che idea abbiamo dal 3 dicembre? Seguiremo la strada del Veneto? Faremo entrare i tamponi rapidi nelle scuole? Vi faremo screening? Vichiedo che le decisioni su questa materia siano competenza esclusivamente regionale, e non dell’assessore Donini ma dell’assessore Salomoni”. E aggiunge “I dati ci sono. Sappiamo tutto, abbiamo tutto. Oggi dobbiamo programmare la riapertura delle scuole”. L’assessore con delega alla sanità Raffaele Donini nella sua risposta ammette: “Effettivamente non tutte le risposte possono essere esaudite dall’assessorato alla sanità” tuttavia solleva un problema: ciò che i ragazzi fanno usciti da scuola. “Mascherine, sorveglianza e distanziamento tra banco e banco rendono gli istituti scolastici così sicuri. La popolazione in età scolastica dovrebbe, uscita da scuola, applicare lo stesso senso di responsabilità che ha tra i banchi. Da qui va fatta una precisazione: se è vero che i tamponi positivi riscontrati nelle scuole sono decisamente esigui, questo dato non corrisponde in tutto e per tutto a quello sulla fascia d’età dei tamponi positivi”. In ogni caso rassicura: “La distribuzione dei tamponi antigeni alle aziende sanitarie è stata finalizzata una settimana fa. Le ASL stanno fornendo i primi dati sui tamponi effettuati negli scorsi giorni”. Infine, fornisce i numeri dei contagi scolastici: “Su 76 mila test molecolari, di cui 60 mila effettuati su studenti, si sono riscontrati solo 4 mila casi tra cui circa 3 mila studenti. Stiamo già organizzando campagne di screening con tamponi rapidi in alcune scuole, dove è più complicato per gli studenti recarsi nei luoghi di screening per sottoporsi all’esame clinico”. Parzialmente soddisfatta la consigliera Castaldini che però sottolinea: “Donini non può rispondermi su tutto ciò che riguarda la scuola, per esempio sui trasporti. Visto che in politica i tempi sono tutto: un mese fa ho proposto di iniziare a effettuare, come in Veneto, i tamponi nelle scuole. Sono felice di avere chiarezza su questo dato, ma parliamone: nel contesto scolastico che coinvolge 16 mila studenti, su 76 mila tamponi effettuati, solo 3 mila casi positivi tra i ragazzi. Non esiste un dato così basso, in qualunque contesto, nella regione Emilia-Romagna. Liberate i nostri ragazzi dalla follia che è la didattica a distanza e fateli tornare in presenza”. “

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