I pasti destinati alle mense scolastiche devono essere preparati seguendo tecniche utili a eliminare o ridurre il rischio di soffocamento e, allo stesso tempo, vanno promossi percorsi formativi sulle manovre salvavita da attivare in caso di soffocamento.
A chiederlo è la Lega in un’interrogazione a firma dei consiglieri Daniele Marchetti (primo firmatario), Valentina Stragliati, Simone Pelloni, Fabio Bergamini e Michele Facci.
I leghisti ricordano come, nonostante una risoluzione in tal senso approvata nella scorsa legislatura, non siano state previste iniziative in tal senso. “Sarebbe importante- sottolineano i leghisti- diffondere il più possibile la conoscenza delle tecniche salvavita all’interno delle scuole, comprese le manovre di disostruzione pediatrica, al fine di ridurre al minimo il rischio di soffocamento per ostruzione delle vie aeree”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se dal 2017 a oggi siano stati finanziati altri corsi di formazione sulla disostruzione pediatrica destinati al personale scolastico e se, in seguito alle spese sostenute per l’emergenza sanitaria, esistano i margini per finanziare in futuro questi corsi”.
I leghisti, infine, chiedono “se la Regione abbia promosso, fra i requisiti di partecipazione o fra i criteri di valutazione delle offerte nell’affidamento di servizi all’infanzia o di refezione scolastica, l’introduzione del requisito riguardante l’adeguata formazione degli operatori alle tecniche di disostruzione in età pediatrica e sicurezza nelle comunità infantili, come previsto dalla Legge Regionale”.
(Luca Molinari)