Perché Tper, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico, ha “consultato” gli studenti solo a metà anno scolastico? Non sarebbe stato più utile farlo prima del ritorno a scuola, in modo da avere più elementi per organizzare i bus?
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Lisei (Fdi), che ricorda come “in base alle segnalazioni pervenute, le scuole superiori della Città Metropolitana di Bologna hanno recentemente ricevuto una circolare con oggetto “questionario Tper sull’utilizzo dei mezzi pubblici”. In tale circolare è indicato quanto segue: “si comunica a tutte le studentesse e a tutti gli studenti che Tper, d’intesa con l’Ufficio di Ambito Territoriale, ha preparato un questionario per avere dati aggiornati sull’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per recarsi a scuola”. In sostanza il questionario ha la finalità di rilevare e cogliere il quadro dei fabbisogno e delle necessità degli studenti delle scuole superiori in relazione all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “per quale motivo Tper ha sottoposto il questionario agli studenti delle scuole secondarie solamente a metà dell’anno scolastico e non all’inizio, come sarebbe stato logico per attuare una pianificazione del trasporto pubblico efficiente e ottimale nonché fondata su dati reali e se verrà effettuato il rimborso dell’abbonamento annuale agli studenti che lo hanno sottoscritto per i mesi nei quali sono stati in didattica a distanza”.
Lisei interroga l’esecutivo regionale anche per sapere “quali misure organizzative per il trasporto pubblico intenda attuare Tper al fine di coniugare efficienza e tutela della salute e quali dati relativi all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico da parte degli studenti siano stati utilizzati per pianificare il trasporto in funzione della ripartenza dell’anno scolastico in corso”.