Effettuare controlli presso gli istituti scolastici affinché i progetti formativi proposti alle famiglie, finanziati direttamente o indirettamente da Regione Emilia-Romagna, siano oggetto di un consenso informato da parte dei genitori dei minori e intervenire, qualora siano ravvisate inosservanze, al fine di revocare agli istituti i relativi finanziamenti o contributi.
A chiederlo è una risoluzione della Lega, che prende le mossa da quanto avvenuto in una scuola di Marano sul Panaro, in provincia di Modena
“Gli alunni delle classi 5° della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Marano sul Panaro sono attualmente coinvolti in un progetto relativo a tematiche sensibili, di ampliamento dell’offerta formativa, afferente argomenti legati ad affettività e sessualità”, spiegano i leghisti, per i quali “a seguito di specifica richiesta di conoscere il programma da parte di alcuni genitori, esso viene condiviso ai rappresentati dei genitori, che provvedono poi ad inoltrarlo tramite applicazione di messaggistica istantanea, un programma di cinque pagine dal titolo “Progetto di Educazione all’Affettività e alla Sessualità” firmato dallo psicologo e psicoterapeuta curatore del progetto e contenente espressioni quali: masturbazione, orgasmo, LGBT, transgender, genderfluid, genderless, pedofilia e pedopornografia. Il 29 aprile è stato pubblicato sul sito dell’Istituto Comprensivo un altro
programma di sole due pagine dal medesimo titolo “Progetto di Educazione all’Affettività e alla Sessualità” sempre a firma dello psicologo e psicoterapeuta curatore del progetto ma con contenuti sostanzialmente differenti rispetto al precedente programma di cinque pagine, limitandosi a un breve accenno estremamente generico degli argomenti ed estromettendo i riferimenti più espliciti alla sessualità e al concetto di identità di genere”.
Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a effettuare controlli presso gli istituti scolastici affinché i progetti formativi proposti alle famiglie, finanziati direttamente o indirettamente da Regione Emilia-Romagna, siano oggetto di un consenso informato da parte dei genitori dei minori, trasparente e dettagliato, che comprenda anche il programma completo del progetto e, qualora, vengano ravvisate delle inosservanze in tal senso, la Regione Emilia-Romagna si adoperi affinché vengano revocati all’Istituto i contributi e/o i finanziamenti inerenti al progetto somministrato”.
(Luca Molinari)
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