COMUNICATO
Ambiente e territorio

SERVIZI. ACQUA E RIFIUTI, AUDIZIONE CONSULENTE COMMISSIONE: “ATERSIR DOVREBBE DELIBERARE ENTRO L’ANNO SULLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO”

Daniele Salvatori, uno dei tre esperti nominati dalla precedente commissione Bilancio, risponde ai consiglieri: “L’affidamento in house consente una più facile determinazione degli indirizzi e dei controlli”

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha convocato in audizione gli esperti nelle materie del servizio idrico e della gestione dei rifiuti nominati dalla precedente commissione Bilancio quali consulenti sulle funzioni di regolazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente (in base all’articolo 12 della legge regionale n. 23 del 2011). Dei tre esperti, nominati nel 2013, era presente Daniele Salvatori: Mauro Solmi ha comunicato la propria sopravvenuta indisponibilità mentre il terzo componente, Andrea Cirielli, ha rassegnato le dimissioni.

Salvatori ha premesso che quella di oggi è stata la prima convocazione dopo la seduta della commissione nella quale vennero nominati (“finora, quindi- ha chiarito- la funzione di supporto tecnico e giuridico in materia di regolazione dei servizi pubblici ambientali a favore della commissione e, per suo tramite, della Assemblea legislativa, peraltro a costo zero, è rimasta inespressa”). Ha poi risposto ai quesiti dei consiglieri.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha chiesto “notizie in merito alle procedure per l’affidamento, nei vari ambiti provinciali, sia del servizio idrico integrato sia dei rifiuti, dato che la maggior parte dei contratti è scaduta”. Salvatori ha risposto che “per quanto riguarda i rifiuti, solo Piacenza e Parma hanno approvato il piano d’ambito provinciale, mentre per quanto attiene al servizio idrico, Atersir dovrebbe deliberare sulle procedure di affidamento entro la fine dell’anno”.

Andrea Bertani (M5s) ha chiesto “delucidazioni circa il valore di riscatto degli investimenti sostenuti dai gestori dei servizi, spesso elemento dirimente per la scelta dell’affidamento ‘in house’” e “se ci sono dati regionali, in materia di gestione dei rifiuti, che indicano come più efficiente la scelta di separare l’affidamento della raccolta da quello dello smaltimento”. Infine, ha domandato “se è possibile prevedere, nei bandi di gara per l’affidamento dei servizi, contratti cosiddetti ‘a performance’, al fine di evitare che il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati da parte dei soggetti gestori venga scaricato sui cittadini”. Salvatori ha risposto che “il valore di riscatto degli investimenti non ancora ammortizzati, che dovrà essere fissato da Atersir, è senza dubbio un elemento importante da considerare per la scelta delle forme di affidamento dei servizi, anche se, per quanto riguarda l’acqua, dato che si tratta di un mercato stabile e regolato, i rischi d’investimento sono ridotti”. Per quanto riguarda i rifiuti, “la separazione tra raccolta e smaltimento, considerato che gli obiettivi fissati dalla Regione sono stingenti e vincolanti, non dovrebbe determinare margini di efficienza marcati”. Infine, “relativamente ai contratti a performance, sono senz’altro interessanti, fermo restando- ha concluso- che la formula dell’affidamento in house consente una più facile determinazione degli indirizzi e dei controlli”.

(lg)

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