Dal novembre 2014, all’interno della bolletta riguardante i servizi idrici forniti da Hera sarebbe apparsa, nel capitolo delle trattenute, la “Quota adesione fondo fughe“, ma per esercitare il recesso gli utenti insoddisfatti potrebbero avvalersi solo di email, cosa che avrebbe creato notevoli disagi dal momento che i servizi telematici non sono di immediato accesso a tutti i cittadini. È quanto ha fatto presente in Aula con un’interpellanza Alan Fabbri (Ln) per chiedere un intervento da parte della Giunta regionale.
“Gli aspetti del servizio idrico integrato relativi alle modalità di erogazione e alla qualità del servizio e ai rapporti contrattuali tra gestore e utenti- ha chiarito l’assessore alle politiche ambientali, Paola Gazzolo, nella sua risposta- sono di competenza di Atersir. Inoltre, la tutela degli utenti e la definizione dei livelli minimi e di qualità del servizio idrico integrato sono funzioni attribuite dalla normativa nazionale all’Autorità per l’energia elettrica e il gas e il sistema idrico”. Pur ritenendo che “i diritti degli utenti debbano essere garantiti e tutelati”, rispetto alla segnalazione contenuta nell’atto ispettivo l’assessore ha quindi sostenuto che “la Regione non debba adottare alcuna iniziativa in quanto di competenza dei soggetti menzionati”.
In sede di replica, Fabbri si è dichiarato soddisfatto.
(is)


