COMUNICATO
Governo locale e legalità

Sessione europea /2. Emilia-Romagna chiama Europa: tutele per i minori, sostegno allo sviluppo e attenzione all’Intelligenza artificiale

Approvata la risoluzione presentata da Marco Fabbri (Pd) e Stefano Bargi (Lega) che contiene proposte e richieste dell’Emilia-Romagna rispetto alle politiche dell’Unione europea

Protezione dei minori soli, sostegno al sistema delle imprese, promozione del lavoro e della sua tutela, impegno per la cura del territorio, la ricerca, la cultura. Grande attenzione all’Intelligenza artificiale, pesando rischi e benefici di questa “nuova frontiere”.

Disco verde dell’Assemblea legislativa alla risoluzione sulla Sessione europea presentata dai relatori di maggioranza e minoranza, rispettivamente Marco Fabbri (Pd) e Stefano Bargi (Lega), che contiene le richieste dell’Emilia-Romagna all’Europa. Il via libera dell’Assemblea è arrivato dopo un confronto e un dibattito tra i gruppi consigliari.

Ottavia Soncini (Partito democratico) ha sottolineato come “quest’anno la commissione Sanità si sia concentrata sul benessere dei più giovani, che deve rivestire centralità nelle nostre politiche”. “Tema trasversale emerso -ha aggiunto- è la situazione dei ragazzi, che trascorrono sempre più tempo connessi online. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza che spesso ha come conseguenza un aumento dei disturbi alimentari per raggiungere modelli imperanti sui social. Sono pochi quelli che chiedono aiuto, in famiglia o a specialisti. Per questo, rispetto al tema dell’adolescenza, serve responsabilità da parte delle istituzioni. La salute delle giovani generazioni ci riguarda da vicino”.

Valentina Castaldini (Forza Italia) ha ricordato che “questa Sessione europea ci coinvolge alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo e allora dobbiamo chiederci cosa ci sta a cuore in Europa. L’attenzione allo spazio è giusta in quanto settore strategico per il futuro: si stanno facendo investimenti ingenti in questa direzione. Poi c’è il tema dell’Intelligenza artificiale. La sostenibilità vera arriva sempre dall’innovazione, che il nostro territorio sa fare bene, e dobbiamo quindi sostenerla e metterla a sistema. Su tanti fronti siamo più avanti delle Direttive Ue e per questo vanno sostenute le imprese che investono sul nostro territorio e ci rendono competitivi in Europa”.

Per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) “dobbiamo capire che Europa vogliamo e con quali regole. Oggi, al termine del mandato di questo Parlamento, assistiamo a un impoverimento economico generale. Serve un approccio più realistico per non incidere sulla competitività. Le nostre imprese si trovano a competere con altre che hanno standard diversi e sono spesso piegate a regole anche incomprensibili che non valgono per i paesi terzi concorrenti. Colpiti in particolare settori strategici come agricoltura e pesca spesso piegati a politiche ‘ultra ambientaliste’. Il nostro auspicio è che il nuovo Parlamento contribuisca alla creazione di un’Europa capace di valorizzare le specificità territoriali”.

“Abbiamo alle spalle anni difficili in cui abbiamo toccato con mano l’importanza di essere una vera comunità, l’Unione europea è stata imprescindibile per affrontare l’emergenza Covid e oggi con l’Ue dobbiamo affrontare il dramma della guerra in Ucraina”, spiega Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) che ricorda come “in questi anni la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato di saper gestire i rapporti con l’Ue, in primo luogo nella gestione dei fondi europei che ci vedono al top”.

Tutto incentrato sul tema dell’energie eoliche e rinnovabili l’intervento di Emiliano Occhi (Lega) per il quale “c’è il rischio di una ricerca spasmodica di energie rinnovabili, ma poi non le si riesce a usare sul territorio e allora le si vuole imporre, anche a costo di impedire alle nostre amministrazioni locali di fare scelte giuste per il territorio. Penso al caso degli impianti fotovoltaici, che vengono proposti in maniera ideologica, tanto che ci sono casi di speculazione”. Sulla stessa linea Daniele Marchetti (Lega): “L’Ue ci impone scelte ideologiche che danneggiano le famiglie e le imprese, in primo luogo sulle energie pulite: dobbiamo sostenere maggiormente la ricerca per renderci meno dipendenti dai mercati esteri per l’acquisto di energia o di materiali per gli impianti per il fotovoltaico. In questo senso la Lega in generale e io in particolare abbiamo presentato alcuni emendamenti”.

Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ha sottolineato: “Grazie a un’azione congiunta abbiamo affrontato emergenze importanti in questi ultimi anni. La Comunità europea ha saputo dare risposte concrete ed efficaci. L’indirizzo che può essere assunto solo in forma comunitaria è la strada giusta. Il lavoro che facciamo in Assemblea con la Sessione europea è centrale, ci serve per raccogliere le istanze dei territori e stanziare adeguatamente le risorse”.

Per Silvia Zamboni (Europa Verde) “la preoccupazione è quella di un’Europa che sulle politiche ambientali va a rilento. Dopo primi segnali positivi ora stiamo facendo passi indietro. Sicuramente positivo l’adeguamento della legge europea sul clima che recepisce accordi di Parigi del 2015, vale a dire abbattere entro il 2030 i gas clima alteranti. Preoccupano, invece, il ritiro del provvedimento per il taglio del 55% dei pesticidi e il rinvio del voto sulla tutela delle zone protette”. Zamboni elogia la decisione del Comune di Bologna di tenere aperte le scuole medie nel pomeriggio a partire dal 2025.

Giulia Pigoni (Italia Viva) ha evidenziato come “l’Unione ha saputo reagire a fasi emergenziali sostenendo i nostri territori. Viste le tensioni internazionali è necessaria sempre più l’Europa che deve essere un interlocutore forte e credibile. Come Regione Emilia-Romagna dobbiamo fare la nostra parte per sostenere l’integrazione di Stati che ancora non fanno parte dell’Unione. Decisivo investire in settori strategici come il digitale”.

Valentina Stragliati (Lega) chiede che “siano previste risorse per i giovani, creando realtà in cui ci siano educatori che aiutano i ragazzi a fare i compiti e a sviluppare i propri talenti. Per questo occorre prevedere risorse per gli enti locali che poi si attiveranno per questi progetti. Ho presentato un emendamento per raggiungere questi risultati: la maggioranza l’ha accettato e quindi verrà approvato, ringrazio il relatore Fabbri e le forze politiche per la sensibilità”.

Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) ha sottolineato: “La Direttiva case è uno strumento importante per rendere gli edifici più efficienti e limitare le emissioni. Ora serve un’azione forte da parte della Regione perché ha delle responsabilità, a maggior ragione dopo un evento che ha fatto da spartiacque: l’alluvione di maggio 2023. Sul tema superbonus 110% la Regione deve agevolare la cessione del credito per chi ha creduto in questa misura”.

“Bisogna potenziare l’impegno europeo nel campo della cultura che va messa al centro delle politiche europee, così come è giusto investire sul digitale”, spiega l’assessore alla Cultura Mauro Felicori che ha ricordato i valori fondanti dell’Unione europea e la necessità di “rafforzare le nostre politiche riformiste: ricordiamoci che la vera sfida non è il rapporto tra l’Ue e gli Stati, ma tra l’Ue, intesa come continente Europa, con gli altri continenti”.

“L’Europa deve essere centrale per costruire la pace: non c’è coesione sociale senza pace e non c’è pace senza coesione sociale”, spiega l’assessore alle relazioni con l’Ue Paolo Calvano per il quale “come Regione Emilia-Romagna ci facciamo carico di allargare i confini dell’Unione europea come testimoniato, ad esempio, dai rapporti con l’Albania. Così come Regione abbiamo deciso di usare i Fondi europei per sostenere l’accesso al credito alle imprese fuori dal sistema bancario. Le prossime sfide dell’Ue sono omogeneizzare i sistemi pensionistici e quelli delle carriere professionali”. Pensando alla campagna per le elezioni europee del prossimo giugno, Calvano auspica che “non si discuta tra chi vuole l’Ue e chi non la vuole, ma su come la si vuole. Dobbiamo interrogarci su quale modello di mercato unico vogliamo e saper gestire transizione green, transizione digitale e Intelligenza Artificiale”. 

(Lucia Paci e Luca Molinari)

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