COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Sessione europea. Parere positivo in Commissione Sanità e Parità per relazione Ue

Tra le iniziative nel campo della salute e delle politiche sociali vengono segnalate quelle sul mercato unico digitale e sul pacchetto immigrazione. Tra le misure nel campo della parità quelle attuate a livello regionale con la legge quadro contro le discriminazioni di genere e il Piano contro la violenza

Parere positivo in Commissione salute e politiche sociali e in Commissione parità e diritti delle persone alla relazione per la Sessione Comunitaria dell’Assemblea legislativa per l’anno 2019 (con il sì di Pd e Misto-mdp e il no di Lega nord). All’interno della relazione le misure e le iniziative strategiche della Commissione europea attuate dalla nostra Regione in questi ultimi anni in via di chiusura del loro iter prima delle elezioni europee di maggio 2019.

Tra le iniziative previste nel campo della salute e delle politiche sociali, vengono segnalate quelle sul mercato unico digitale, in particolare la raccomandazione della Commissione europea per una cartella clinica elettronica europea, il Piano d’azione Ue sull’integrazione dei cittadini terzi che- pur afferendo a competenze statali- ha ricadute sul territorio regionale, e il Pilastro europeo per i diritti sociali relativamente alle politiche di contrasto alla povertà. Inoltre anche la direttiva del Parlamento sui rifiuti in tema di lotta allo spreco ha alimentato le numerose attività di solidarietà e beneficienza svolte a livello regionale per il recupero delle eccedenze alimentari e la loro redistribuzione.

Tra le iniziative nel campo della parità e dei diritti delle persone vengono invece segnalate la Proposta di direttiva del Parlamento europeo sul miglioramento dell’equilibrio di genere, la Strategia europea sulla parità tra donne e uomini, la Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere. La Regione Emilia-Romagna con la legge quadro sulla parità contro le discriminazioni di genere, la legge regionale 2 del 2014 per il riconoscimento del caregiver familiare e il Patto per il lavoro del 2015 ha giocato un ruolo chiave per il tema dell’uguaglianza di genere e per l’incentivazione dell’occupazione femminile e di contrasto al gender-pay. Anche la Carta per la responsabilità sociale di impresa ha promosso le politiche regionali di sostegno all’occupazione femminile.

In tema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere vengono invece segnalati a livello regionale il Piano contro la violenza di genere, i bandi per la prevenzione contro la violenza, il progetto formativo per la presa in carico delle donne vittime di violenza per 168 operatori, i 20 centri antiviolenza e le 39 case rifugio della nostra regione con nuovi bandi per la costruzione di sportelli e l’attività dell’Osservatorio regionale.

(Francesca Mezzadri)

Parità, diritti e partecipazione