Sono da poco rientrati in Italia i 49 studenti che hanno partecipato in questi giorni al Viaggio della Memoria in Polonia, organizzato e gestito direttamente dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Ravenna, accompagnati da quattro loro docenti, dalla consigliera regionale Nadia Rossi e dal direttore dell’Istituto storico Giuseppe Masetti.
“Sono molto orgogliosa di aver rappresentato l’Assemblea legislativa– ha sottolinea Nadia Rossi- in questo percorso con i ragazzi delle scuole. È stato intenso condividere le emozioni che si provano visitando questi luoghi e osservare le loro reazioni. Il mio augurio è che questo viaggio non sia per loro un punto d’arrivo del percorso scolastico, ma diventi un vero proprio punto di partenza, di testimonianza e di impegno per la memoria. Ringrazio gli insegnati che, insieme all’Istituto storico, dedicano impegno e tempo a progetti per la memoria che la Regione deve indubbiamente continuare a sostenere“.
Secondo un collaudato protocollo, avviato nella primavera scorsa, i ragazzi hanno seguito un percorso propedeutico basato su diversi incontri in aula, con letture e visione di filmati nel corso dell’estate. Dal 3 al 7 ottobre sono stati a Cracovia, visitando il quartiere ebraico e la Sinagoga Vecchia, il Museo dell’ex fabbrica di Schindler (l’imprenditore tedesco che salvò un migliaio di ebrei reso famoso dal film di Spielberg, ndr), il Museo Nazionale, il campo di Auschwitz nel secondo giorno e quello di Birkenau il terzo giorno.
Il gruppo dei 49 partecipanti, tutti maggiorenni dell’ultimo anno di scuola superiore, scelti per meriti e per motivazioni soggettive rispetto ai temi storici della Shoah, proveniva da diverse classi del Liceo “Torricelli-Ballardini” e dell’Itis “Oriani” di Faenza, dal Liceo “Ricci Curbastro” e dall’Istituto tecnico “Sacro Cuore” di Lugo, dall’Itis “Nullo Baldini” e dal liceo artistico “Nervi-Severini” di Ravenna.
Il contributo economico messo a disposizione dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna per questa quinta edizione dei Viaggi della Memoria (in base a una legge del 2016) ha consentito un contenimento della spesa di viaggio a carico di ogni studente di circa il 40 per cento, in modo che la quota di partecipazione non rappresentasse un ostacolo in questa esperienza di cittadinanza attiva.
Il progetto complessivo messo a punto dall’Istituto storico prevede anche che i ragazzi si facciano testimonial di quanto hanno potuto apprendere, in occasione delle iniziative del prossimo Giorno della Memoria il 27 gennaio, in vista del quale proseguirà l’impegno dei docenti.
“Accompagnare gruppi di studenti ad Auschwitz- ha rimarcato Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna e provincia- è un compito che risulta ogni anno sempre più impegnativo, ma l’autenticità dei luoghi e le opportunità a Cracovia di toccare i segni della storia ebraica e polacca al tempo del nazismo restano un risultato didattico validissimo. Sul versante umano, vedere negli occhi dei ragazzi l’impatto di quella tragedia e la consapevolezza che ne ricavano è uno stimolo per tutti noi a rinnovare e perfezionare questa esperienza”.