COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Sicurezza Parma. Foti (Fdi-An) su autista aggredito: maggiori verifiche su qualità dei mediatori culturali

Il consigliere censura post su Facebook della mediatrice culturale collega del collaboratore di Lai Momo. “Non sono più tollerabili opinioni e pensieri analoghi a quelli espressi”.

Test psicoattitudinali per appurare l’equilibrio mentale degli aspiranti mediatori culturali. E maggiori controlli sulle modalità attraverso le quali viene conferita la qualifica. Lo chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione alla Giunta “per verificare che chi si avvale di tale personale – a partire dalle numerose cooperative – si faccia parte attiva” nel controllo delle attività e delle modalità con cui viene svolto il lavoro. Foti fa riferimento all’episodio verificatosi a Parma nei giorni scorsi che coinvolge proprio una “collega” del mediatore culturale della cooperativa Lai-Momo di Bologna. La ragazza è stata fotografata “in compagnia della banda di immigrati che ha assalito un autista del bus, pestandolo senza pietà” e, secondo quanto si legge nell’interrogazione, “appare molto alterata durante le fasi concitate della aggressione, mentre gli immigrati battono i pugni contro i vetri dell’autobus”. Foti riporta poi un post su Facebook della stessa mediatrice culturale che dopo aver scritto in riferimento al caso (“Ha tentato di ucciderci sto autista. E rideva. Ci insultava in modo razziale mentre era chiuso nell’autobus“), rispondeva così ad un commento “Ma non l’abbiamo nemmeno toccato, secondo te se volevamo picchiarlo ecciaooo… non respirava più..“.

“Non sono più tollerabili opinioni e pensieri analoghi a quelli espressi da tali mediatori culturali”, denuncia Foti che nell’interrogazione sottolinea come “la loro irresponsabile condotta finisca per trasformare in una corrida il dibattito in corso sull’immigrazione, sia sui social network, sia sui mass media”.

(Francesca Mezzadri)

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