Il problema dello spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina, nella provincia di Reggio Emilia, che alla luce di recenti sequestri di ingenti quantità si sta configurando come punto di riferimento per il traffico di droghe, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Gianluca Sassi (Misto).
Il contrasto al traffico di stupefacenti – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – non rientra pienamente fra le competenze regionali, tuttavia la Regione può agire tramite la formazione, l’informazione e la collaborazione con gli enti preposti, in particolare sul fronte della prevenzione dei comportamenti a rischio e dello spaccio in prossimità delle scuole.
Da qui l’iniziativa di Sassi, che chiede alla Giunta regionale “se non si ritenga opportuno stipulare apposite intese con i soggetti competenti al fine di rafforzare i controlli all’interno delle strutture scolastiche, intensificando l’attività formativa in particolare sui danni derivanti dall’utilizzo delle droghe e sulla prevenzione dei comportamenti a rischio”. Nello specifico, – evidenzia il consigliere reggiano – “la Regione si potrebbe farsi promotore delle attività di prevenzione e di contrasto dello spaccio di stupefacenti in prossimità delle scuole, reato che desta particolare ed elevato allarme sociale, attraverso strategie volte al coinvolgimento dei direttori scolastici, dei docenti, delle forze dell’ordine e della polizia locale, corpo rispetto al quale svolge attività di coordinamento”.
(Luca Govoni)