Tutelare la sicurezza di autisti e passeggeri degli autobus, ma non con un sistema di videosorveglianza a bordo come pensato da Seta, la società di autotrasporti che lavora nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, perché “non è risolutivo”. A chiedere interventi alla giunta è il consigliere regionale di Sinistra Italiana Yuri Torri, che ricorda, infatti, come “l’azienda abbia appena annunciato l’investimento di 1,1 milioni di euro, finanziati al 50% dalla Regione Emilia-Romagna, per l’installazione delle videocamere di sorveglianza sui mezzi per garantire la sicurezza di personale e utenti che sarà completata entro l’estate 2018”.
L’interrogazione di Torri parte da un’aggressione avvenuta pochi giorni fa su un bus nella tratta Reggio Emilia-Sant’Ilario: “Erano le dieci del mattino quando due ragazzi che già stavano litigando sono riusciti a salire, continuando a bordo una vera e propria rissa con calci, pugni e testate di fronte a passeggeri attoniti”. Non solo: “Non ricevendo risposta dalla centrale operativa, l’autista ha poi deciso di telefonare e si è sentito dire che non c’era nessun pericolo imminente e che sarebbe potuto ripartire. L’autista, dunque, ancora sotto choc ha chiesto una sostituzione rifiutata poi dall’azienda”. La Uil Trasporti ha poi presentato un esposto in Procura, “sottolineando -spiega il consigliere- come la centrale operativa di Reggio Emilia dimostri delle falle nel funzionamento”.
Per questo, Torri interroga la giunta per sapere “se e come intenda intervenire per tutelare la sicurezza di autisti e utenti, non soltanto attraverso il sistema di videosorveglianza che evidentemente non è risolutivo. E se ritenga di avviare un confronto con Seta in merito all’operato della centrale operativa di Reggio Emilia”.
(Margherita Giacchi)