COMUNICATO
Governo locale e legalità

Società partecipate. Nel Defr gli indirizzi strategici delle fusioni Aster-Ervet e Cup2000-Lepida

In aula per l’approvazione il pdl. Paruolo (Pd): verifica obiettivi in capo all’Assemblea. Bargi (Ln) annuncia il no delle opposizioni: elusa nostra richiesta prospetto con effetti finanziari e organizzativi

Approda in Aula per l’approvazione finale il progetto di legge “Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna”, che, nel solco del processo di razionalizzazione e riduzione del sistema delle partecipazioni societarie della Regione avviato dalla Giunta, autorizza la fusione di Aster e Ervet e la fusione per incorporazione di Cup2000 in Lepida.

La fusione di Aster e Ervet, con preventiva acquisizione da parte di Ervet di un ramo d’azienda di Finanziaria Bologna Metropolitana (FBM) – spiega il relatore di maggioranza Giuseppe Paruolo (Pd) – è finalizzata alla costituzione di una nuova società, che prenderà il nome di ART-ER, specializzata nel supporto alle politiche della Regione in materia di programmazione e valorizzazione territoriale, realizzazione di interventi pubblici, ricerca e ambiente. La fusione per incorporazione di Cup2000 in Lepida, invece, mira a istituire, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale, una nuova società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di piattaforme, applicazioni, tecnologie di informazione e comunicazione e digitali su scala regionale. Per quanto concerne quest’ultima nuova società – ha sottolineato il relatore – si valuterà un successivo scorporo del sistema di attività di accesso e prenotazione, attualmente in capo a Cup2000, nell’ottica di un eventuale trasferimento alle aziende sanitarie. Inoltre, Paruolo ha ricordato la sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze sindacali finalizzato a sancire l’impegno della Regione a favore della tutela dei lavoratori delle società partecipate interessate dai processi di fusione sia nella direzione della continuità occupazionale sia in quella della futura valorizzazione del capitale umano delle nuove società. Infine, il relatore ha evidenziato come sia stato posto in capo all’Assemblea legislativa l’approvazione, su proposta della Giunta, degli indirizzi strategici relativi alle società in house grazie all’inserimento di questi nel Documento di economia e finanza regionale (Defr), consentendo in tal modo al parlamento regionale, attraverso gli strumenti del controllo analogo a quello esercitato sulle strutture della Regione, anche di svolgere un’attività di verifica più penetrante.

Per il relatore di minoranza Stefano Bargi (Ln) le due fusioni societarie avranno rilevanza politica nella misura in cui riusciranno a garantire riduzione virtuosa dei costi di gestione, riorganizzazione efficace del personale e ristrutturazione efficiente dei servizi. L’attenzione dei consiglieri di opposizione, nel corso dell’iter legislativo del progetto di legge, è stata orientata a verificare dove si vuole concretamente andare e quali saranno gli esiti delle fusioni. In considerazione della mancata trasmissione, da parte dell’esecutivo regionale, del prospetto richiesto contenente gli effetti finanziari, patrimoniali e organizzativi del processo di razionalizzazione delle società in house, il voto sulla proposta di legge sarà negativo.

(Luca Govoni)

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