COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Spiagge. Pd: “Riconoscere investimenti fatti da titolari degli stabilimenti balneari”

I consiglieri dem chiedono di introdurre emendamenti alla proposta governativa che recepisce la direttiva Bolkestein affinché siano tutelati gli operatori di settore

I consiglieri del Pd chiedono di riconoscere il valore aziendale e gli investimenti fatti dai titolari delle Concessioni demaniali marittime. In ragione delle novità introdotte dalla direttiva Bolkestein (relativa ai servizi nel mercato europeo e all’assegnazione delle concessioni), i consiglieri dem hanno presentato una risoluzione (primo firmatario Massimo Bulbi) affinché la Giunta solleciti i parlamentari emiliano-romagnoli a presentare emendamenti alla proposta governativa che recepisce quanto disposto dall’Unione europea.

In particolare, ha precisato Bulbi, “è opportuno introdurre e rafforzare nella nuova disciplina di assegnazione delle concessioni il giusto riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti fatti dalle imprese, lo sviluppo e la valorizzazione delle attività imprenditoriali, la valorizzazione dell’esperienza professionale, il carico occupazionale nonché per riconoscere alle Regioni la possibilità d’inserire nei badi criteri riferiti alle proprie specificità e la possibilità di attribuire ulteriori punteggi”.

“La decisione del Consiglio di Stato dell’ottobre 2021- ha aggiunto Bulbi- apre al libero mercato dal 2024, come previsto dalla direttiva Bolkenstein, senza alcuna valutazione per l’impatto e senza introdurre elementi di premialità per gli attuali gestori, che hanno effettuato negli ultimi anni rilevanti investimenti per l’ammodernamento degli stabilimenti balneari. Togliere il valore aziendale di impresa fra i criteri delle future procedure di assegnazione e di indennizzo delle concessioni balneari è un grave passo indietro e un danno per tutte le imprese dell’Emilia-Romagna, che in questi anni hanno dato qualificati servizi ai turisti e hanno contribuito alla cura del nostro litorale. Ecco perché occorre porre delle soluzioni correttive nel percorso parlamentare del provvedimento”.

La risoluzione è stata firmata anche da Matteo Daffadà, Gianni Bessi, Andrea Costa, Manuela Rontini, Marcella Zappaterra, Marilena Pillati, Stefano Caliandro, Nadia Rossi, Marco Fabbri.

(Lucia Paci)

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