La Regione non può vietare la diffusione di pubblicità sonore in spiaggia se è stata rilasciata una regolare concessione in corso di validità da altre amministrazioni. È la sintesi della risposta che la Regione ha dato alla petizione presentata dal comitato ‘No allo spam sonoro in spiaggia’, che chiedeva di far “cessare le inserzioni pubblicitarie sonore in spiaggia a Rimini sin dalla prossima stagione, passando a un servizio di annunci di pubblica utilità”.
La risposta della Regione ha ottenuto il parere favorevole in commissione Politiche economiche ricevendo l’appoggio del Partito democratico e della Lega nord. Contrario invece il Movimento 5 stelle, mentre si è astenuta una consigliera del Gruppo Misto.
“La Regione non ha competenza sulla richiesta, cioè la cessazione degli annunci- ha rimarcato un esponente della Lega– può porre dei limiti, ma nel caso specifico il comune di Rimini lo ha già fatto”.
Infatti, nell’ordinanza balneare del 2018 il Comune di Rimini ha stabilito che la diffusione dei messaggi sia limitata a due fasce orarie: dalle 11 alle 11.40 e dalle 17 alle 17.40, da maggio ad agosto (per settembre la fascia pomeridiana si sposta dalle 16.30 alle 17.10).
Il Pd ha ricordato inoltre come le concessioni balneari, e anche quella per la diffusione di pubblicità rientra fra queste, siano state prorogate per altri 15 anni dal governo attuale.
Di opinione opposta i pentastellati, secondo i quali la Regione avrebbe potuto intervenire in modo più incisivo.
(Andrea Perini)