Ridurre gli effetti dovuti all’aumento dei canoni di concessione degli impianti sportivi nel comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna, che grava sulla società Crespo Calcio e, quindi indirettamente, sulle famiglie degli atleti.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (FdI) che ricorda come “il Crespo Calcio è una società dilettantistica attiva nel Comune di Valsamoggia (Bo), che coinvolge circa 250 ragazzi dai 6 ai 18 anni in attività sportive e dispone anche di una prima squadra composta da circa 25 giocatori, la quale ha recentemente ottenuto la promozione dal campionato di seconda categoria a quello di prima categoria: dal mese di gennaio 2024 la gestione degli impianti sportivi comunali in Valsamoggia è passata a Sport Valley, risultata vincitrice del relativo bando”. La consigliera sottolinea come “per il periodo luglio 2024 – giugno 2025 è stato richiesto alla società Crespo Calcio un canone pari a 55.000 euro (IVA inclusa), cifra che – considerata la natura dilettantistica della società e il fatto che l’IVA per tali soggetti rappresenta un costo – incide in modo molto rilevante sul bilancio della stessa, mentre per il successivo periodo luglio 2025 – giugno 2026 il canone richiesto è stato raddoppiato, raggiungendo la somma di 110.000 euro (IVA inclusa): il Comune, interpellato sulla questione, ha confermato tali importi senza prospettare soluzioni o interventi di sostegno e la società sportiva sarà costretta ad aumentare la quota annuale a ciascun ragazzo da 450 euro a quasi 800 euro, con conseguenti ricadute sull’accessibilità economica della pratica sportiva per molte famiglie”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se non ritenga opportuno, anche attraverso fondi specifici o accordi territoriali, intervenire per garantire la sostenibilità economica delle società sportive dilettantistiche che operano nel settore giovanile e se non ritenga necessario avviare un confronto con le amministrazioni comunali, al fine di promuovere canoni calmierati e sostenibili per l’uso degli impianti sportivi pubblici, in coerenza con i principi espressi dalla normativa regionale e costituzionale in materia di sport”.
(Luca Molinari)


