In arrivo risorse per gli investimenti dedicati agli impianti sportivi in regione: 5,7 milioni di euro a cui, tra il 2022 e il 2023 con un successivo bando, se ne aggiungeranno molti altri. Ha avuto il parere positivo dell’Assemblea legislativa il provvedimento della Giunta per il “Programma speciale di investimento dedicato alla cultura sportiva, all’impiantistica e alle attività del tempo libero” 2021-2023.
Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Giunta, ha illustrato il provvedimento. “Le risorse provenienti dalla vecchia programmazione sono state destinate allo sport- ha spiegato Baruffi- in particolare a chi gestisce gli impianti. E’ un atto di coerenza con la nostra linea. Utilizzando la legge 5, ci sono 5,7 milioni di euro disponibili per l’ammodernamento, la messa in sicurezza e la riqualificazione di strutture per il tempo libero e lo sport. L’obiettivo sono i piccoli Comuni di tutta la regione, con una popolazione inferiore a 15mila abitanti. Faremo un bando a cui potranno rispondere tutti coloro che sono titolati a gestire impianti pubblici. Si è considerata la necessità di realizzare interventi in tempi brevi e con un percentuale di finanziamento alta, cioè del 95% per i centri sotto i 10mila abitanti e del 90% sopra i 10mila. Il contributo massimo sarà di 300mila euro”. Baruffi ha affermato che “si è agito in modo che tutto il territorio possa partecipare. E a beneficiarne saranno anche le unioni dei Comuni. Ritengo questo intervento indispensabile. Comunque, dopo che incontreremo il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, stiamo pensando a un intervento di più ampio respiro”.
La consigliera Maura Catellani (Lega) ha detto di essere “ben predisposta verso questo provvedimento. E’ un atto di fede rispetto al fatto che la programmazione sia indirizzata a tutto il territorio. E lo sottolineiamo perché vediamo una discrezionalità ampia della Giunta in questo provvedimento”.
Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha ricordato che si tratta di “un atto annunciato e molto atteso dagli Enti locali. Sono state tante le richieste di fondi per impianti sportivi e nuovi edifici. Lo sport è importante per le comunità e per i tanti che lo praticano. Dal bando sport e periferie, purtroppo, sono arrivate poche risorse all’Emilia-Romagna. La Giunta negli anni passati ha messo a disposizione 40 milioni che hanno permesso di realizzare 150 opere. Il caro energia rende necessaria una programmazione da parte dei Comuni. Inoltre, è positivo che tra il 2022 e il 2023 ci sarà un altro bando con maggiori risorse”.
Matteo Rancan (Lega) ha scandito che “è un atto di programmazione importante per i giovani e i Comuni. Ma dove andranno quei fondi, quali saranno i progetti? Lo andremo a vedere nei prossimi mesi. La Giunta aiuti anche le piccole società colpite dal caro bollette, perché nei piccoli centri avere un impianto sportivo è fondamentale per la comunità”.
Per Igor Taruffi (ER Coraggiosa) “il provvedimento è opportuno, soprattutto per i piccoli Comuni. C’è attenzione. Sono misure in continuità con l’impegno che la Regione profonde da anni”.
Secondo Francesca Marchetti (Partito democratico) “il provvedimento si inserisce nella traiettoria che la Regione ha per lo sport. L’investimento è un valore che risponde alle esigenze degli Enti locali, ma soprattutto risponde a quello di coesione sociale per i piccoli Comuni. Questo è primo step, poi ce ne sarà uno più importante di alcune decine di milioni di euro”.
Silvia Zamboni (Europa Verde) ha ritenuto il “provvedimento positivo perché include anche i lavori di efficientamento energetico e di uso di energie rinnovabili, per ridurre i costi dei Comuni”.
Marco Lisei (Fratelli d’Italia) ha sostenuto che “siamo consapevoli dell’importanza dello sport per i giovani e l’investimento è positivo. Ma lo stato di salute delle nostre associazioni sportive è complicato e poco florido. Le attività sportive sono state falcidiate dalla pandemia e anche dalla burocrazia, facendo diminuire i praticanti. Ad esempio, c’è una situazione devastante per le piscine a causa del caro bollette, spesso raddoppiate. Sono costi insostenibili”.
(Gianfranco Salvatori)