COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Stazione Castel San Pietro. Fi: renderla accessibile ai disabili

Un consigliere chiede “interventi e investimenti per le doverose e necessarie modifiche alla stazione ferroviaria al fine di metterla a norma”

Incentivare la messa in sicurezza della stazione ferroviaria di Castel San Pietro Terme, nel bolognese, per renderla accessibile alle persone disabili. A interrogare la Giunta sull’argomento è Forza Italia, dopo il caso di una ragazza in carrozzina che lo scorso 16 gennaio aveva fatto richiesta alla Sala Blu della stazione di Bologna, dedicata all’assistenza alle persone a ridotta mobilità, di accedere al treno attrezzato delle ore 21.05 da Castel San Pietro a Bologna e a quello delle ore 22.04 da Bologna a Sasso Marconi.

“Alla richiesta avanzata dalla ragazza- spiega il consigliere azzurro- il personale addetto alla Sala Blu della stazione di Bologna ha risposto che la stazione di Castel San Pietro Terme non è abilitata al servizio passeggeri a ridotta mobilità e che in alternativa poteva richiedere il servizio di assistenza dalla stazione di Imola, abilitata al servizio. Sempre nella risposta-aggiunge- si legge che ‘Qualora tale soluzione non fosse praticabile per sue esigenze, in via del tutto eccezionale, per il giorno richiesto potrà utilizzare un taxi attrezzato da Castel San Pietro a Bologna Centrale messo a disposizione da Trenitalia. Da Bologna Centrale a Sasso Marconi potrà utilizzare il treno delle 22.04 (treno 6393, per l’occasione attrezzato)’”.

Secondo il capogruppo “il caso segnalato è emblematico di molte altre situazioni di difficoltà in cui vengono a trovarsi le persone diversamente abili” e le esigenze delle persone disabili “non possono essere trattate in via del tutto eccezionale”. Per tale motivo interroga l’esecutivo regionale “al fine di incentivare la messa a norma della stazione di Castel San Pietro e più in generale delle altre stazioni, nonché la corretta funzione dei mezzi di trasporto pubblico che devono, necessariamente, essere in grado di trasportare anche persone diversamente abili”. Infine, domanda quale sia l’entità degli investimenti per le doverose e necessarie modifiche alle stazioni ferroviarie non adeguatamente, che rischiano di pregiudicare di fatto la qualità dei cittadini portatori di handicap”.

(Margherita Giacchi)

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