COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Strade Cesena. Crollo cavalcavia E45, Pompignoli (Lega): Delrio la stralciò dalle grandi opere e a questo governo non interessa

Cedimenti già segnalati in estate, evidenzia il consigliere del Carroccio, interventi provvisori inutili. E Anas avrebbe addossato le cause dell’accaduto al maltempo

Il crollo di parte del cavalcavia dell’E45 di Cesena, avvenuto lo scorso lunedì, finisce al centro di un’interrogazione presentata da Massimiliano Pompignoli, della Lega. Il consigliere sollecita un intervento da parte dell’esecutivo regionale, domandando se “non ritenga un errore la decisione dell’allora ministro Graziano Delrio di stralciare l’E45 dalle grandi opere pubbliche e se non ritenga che le promesse opere di messa in sicurezza annunciate nel 2015, siano rimaste inevase per tutta la durata dei governi Pd”. Inoltre, l’esponente del Carroccio si dice critico nei confronti dell’attuale ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che non sembra “aver alcun interesse rispetto alla situazione dell’E45”.

I cedimenti, all’altezza della corsia sud tra gli svincoli di Cesena Ovest e Borgo Paglia, nel viadotto che passa sopra a via Zavalloni, non hanno causato incidenti o feriti, ma Anas avrebbe comunicato che erano già stati programmati per il tratto alcuni interventi, dopo quello provvisorio “che evidentemente non ha tenuto”. Anas avrebbe giustificato l’accaduto anche addossandone la causa alle avverse condizioni meteorologiche, rimarca Pompignoli, che aggiunge come l’E45 stia subendo ritardi di decenni nell’opera di riqualificazione e come i residenti abbiano segnalato alcuni crolli ormai dall’estate.

“Il sindaco di Cesena avrebbe richiesto ad Anas un incontro per avviare un confronto”, afferma il consigliere, evidenziando che lo stesso Enzo Lattuca, nel 2016, annunciò come imminente un incontro con il ministro Delrio e i sindaci dei comuni attraversati dall’E45 per “conoscere tempi e modi della realizzazione degli interventi e per segnalare criticità”. Incontro che sarebbe avvenuto dopo la decisione di Delrio di non far rientrare “questa arteria strategica per il Paese” nelle grandi opere stradali. In seguito i sindaci dell’Unione Valle Savio avrebbero inviato una lettera a Matteo Renzi, allora presidente del Consiglio, e allo stesso Delrio per “informarli delle loro preoccupazioni e per chiedere informazioni sulle prospettive future” e il ministro dei Trasporti avrebbe assicurato la messa in sicurezza dell’E45 “dopo aver bocciato la sua trasformazione in autostrada”.

(Nicoletta Pettinari)

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