COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Strade Parma. Lega: mettere in sicurezza le provinciali Massese e Val d’Enza

Si chiedono interventi a tutela del territorio e dei cittadini

Aumentare la sicurezza stradale nel territorio della provincia di Parma, in particolare delle provinciali “Massese” e “Val d’Enza”.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma Emiliano Occhi (primo firmatario) e Fabio Rainieri in cui si ricorda come “nelle ultime settimane, nel territorio della provincia di Parma si sono verificati una serie di incidenti stradali, in alcuni casi mortali, che hanno richiamato l’attenzione per l’ennesima volta sull’importante tema della sicurezza stradale; sicurezza stradale intesa anche come misure volte ad aumentare i controlli sulle strade, a limitare la velocità e a segnalare maggiormente i tratti più pericolosi. La ‘Massese’ è tristemente nota per i continui incidenti mortali che si sono verificati come è avvenuto anche poche settimane fa ai danni di una donna che è stata tamponata finendo contro un albero nei pressi di Cascinapiano. Anche la provinciale ‘Val d’Enza’, che collega la città di Parma con il comune di Traversetolo, è molto spesso teatro di gravissimi incidenti come quello avvenuto alcuni giorni fa in località Botteghino nel quale ha perso la vita un operatore ecologico investito da un’auto mentre svolgeva il proprio lavoro”.

Da qui l’atto ispettivo dei consiglieri leghisti per sapere dall’esecutivo regionale “quali azioni volte alla sicurezza stradale la Regione Emilia-Romagna ha effettivamente messo in atto, dopo l’approvazione del Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), in provincia di Parma e se l’amministrazione regionale è in contatto con le amministrazioni locali e provinciale parmensi per fornire supporto e incentivare in modo congiunto politiche di sicurezza e riduzione degli incidenti stradali”.

Il Carroccio vuole anche sapere “se e quali azioni sono in programma tra la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni interessate per migliorare la sicurezza nei tratti più a rischio della ‘Massese’ e della “‘Val d’Enza’ nel tratto parmense”.

(Luca Molinari)

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