“È una bellissima notizia ed è la riprova dell’attenzione del Papa per Bologna e per tutti coloro che subiscono l’ingiustizia della violenza”. È il primo commento dell’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi alla notizia del sì del Papa alla richiesta della presidenza dell’Assemblea legislativa di incontrare gli 85 narratori popolari che lo scorso 2 agosto hanno raccontato per le strade di Bologna la vita delle 85 vittime della strage del 1980. Felice della chiamata di Papa Francesco, in calendario per il 2 maggio prossimo, Zuppi- intervistato dall’ufficio stampa dell’Assemblea legislativa- ha sottolineato come Cantiere 2 agosto abbia segnato un nuovo modo di fare memoria che è andato oltre la tradizionale commemorazione istituzionale per parlare direttamente alle persone.
Questa Udienza papale, rimarca l’Arcivescovo di Bologna, “conferma la scelta intelligente di ricordare le persone e le loro storie. Qualche volta andiamo tutti sulle consuetudini, sul rituale per andare sul sicuro e non sbagliare. Al contrario la memoria richiede sempre di guardare avanti e non solo indietro. A volte serve anche guardarsi intorno. È doveroso per i morti conservare la memoria, ma anche per i vivi, perché ci aiuta a vivere meglio oggi”.
Qui l’intervista all’Arcivescovo.