COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

TERME. AUDIZIONE IN COMMISSIONE, IL DIBATTITO

Rainieri (Ln): “La Regione intervenga sul polo parmense”. Consiglieri Pd: “Settore importante per l’economia dei territori”. Taruffi (Sel): “Superare il regime monopolistico”

Audizione in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, con i rappresentanti di Coter srl (Consorzio del circuito termale dell’Emilia-Romagna), di FoRST (Fondazione ricerca scientifica termale), di Federterme e dell’Unione di prodotto terme, salute e benessere dell’Emilia Romagna sul ruolo del termalismo emiliano-romagnolo alla luce della legge regionale 4 del 2016 sull’ordinamento turistico regionale.

Per Fabio Rainieri (Ln) la fotografia del termalismo regionale illustrata dagli operatori del settore non evidenzia i seri problemi gestionali ed economici che gravano sul polo termale parmense, in particolare per quanto riguarda le strutture di Salsomaggiore e Tabiano. Si tratta di realtà, ha affermato il consigliere, “il cui risanamento non è più procrastinabile, pena pregiudicare il futuro del termalismo nell’intera provincia, e la Regione deve chiarire cosa intende fare”. A Tabiano, ha concluso il leghista, “ormai gli alberghi ospitano più extracomunitari richiedenti asilo che turisti”.

Per il gruppo Pd sono intervenuti Barbara Lori, Mirco Bagnari e Francesca Marchetti. La consigliera Lori, pur manifestando preoccupazione per la situazione delle terme della provincia di Parma, ha sottolineato come le opportunità di sviluppo del settore termale regionale siano interessanti “alla luce della nuova legge sull’organizzazione dell’offerta turistica, che punta a integrare la promozione dei prodotti con quella del territorio”. Per il consigliere Bagnari, i dati sulle presenze e sull’indotto del settore nel 2015 sono lusinghieri, nonostante alcune criticità locali, e per rafforzarne l’attrattività “sarà importante potenziare l’informazione sui benefici del termalismo evidenziati dalla ricerca scientifica, operazione fondamentale per promuovere una cultura diffusa”. La consigliera Marchetti si è soffermata sul dato occupazionale del settore, che impone alla Regione “una riflessione sul tema delle qualifiche professionali, in particolare per quanto riguarda la nuova frontiera del benessere termale”.

Per Igor Taruffi (Sel) la legge regionale sul termalismo va aggiornata e la gestione delle acque termali, oggi di fatto in regime di monopolio, deve essere ripensata. “La situazione delle terme di Porretta, nell’Appennino bolognese- ha affermato il capogruppo di Sel-, mi porta a sostenere che perpetuare un sistema di gestione bloccato da trent’anni sia un errore che la comunità locale sta pagando a caro prezzo”. In conclusione, il consigliere ha invocato “una liberalizzazione del settore e un utilizzo plurimo delle acque, fondamentali per consentire il rilancio del settore termale a fini turistici in molti territori”.

Ha concluso il dibattito l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, che ha manifestato piena disponibilità a un confronto in merito alla revisione della legge regionale sul termalismo. Relativamente al polo termale parmense, ha ricordato come ci sia un concordato preventivo in atto, dichiarandosi “fiducioso che in tempi brevi si possa risolvere la questione mediante l’individuazione sul mercato di imprenditori privati disposti a prendere in gestione le strutture”. La nuova legge sul turismo, ha ricordato l’assessore, “non entra nel merito della gestione delle strutture termali ma lega in modo sinergico l’offerta termale alla promozione integrata del territorio”.

(Luca Govoni)

Questo comunicato segue il precedente: http://www.assemblea.emr.it/quotidianoer/comunicati-stampa/tutti-i-comunicati-stampa/comunicatodettaglio_view?codComunicato=72453

Imprese lavoro e turismo