“Una commissione di studio per analizzare l’eventuale relazione tra l’attività sismica e il surriscaldamento delle acque dei pozzi ed altri fenomeni concomitanti”: è quanto chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale.
Ad oggi, scrive la consigliera, non c’è una dimostrazione scientifica univoca o prevalente su questo tipo di relazione. Ma non sarebbe neppure nota l’ipotesi scientifica di una dirigente all’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che avrebbe fatto notare la correlazione tra il fenomeno del surriscaldamento dell’acqua riscontrato in un pozzo di Medolla e la scossa di terremoto verificatasi subito dopo, il 20 ottobre scorso.
Su questo punto l’esponente del Movimento 5 Stelle vuole quindi sapere quale sia l’ipotesi scientifica della dirigente presso l’Ingv e per quale ragione tale ipotesi non sarebbe gradita alla Regione, sempre che, aggiunge, siano vere le affermazioni dell’interessata che avrebbe, tra l’altro, lamentato di aver ricevuto una “telefonata particolare” da un membro della commissione grandi rischi che le avrebbe fatto notare che la sua tesi non tranquillizzava i cittadini.
Gibertoni chiede quindi alla Giunta di “dare la massima trasparenza alle attività scientifiche inerenti lo studio delle cause della sismicità del nostro territorio, evitando in qualunque modo di porre anche involontariamente e indirettamente attività di censura”.
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(is)