COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

TERRITORIO. APPROVATA LA LEGGE PER IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLE PRO LOCO: “COINVOLTE NELLA PROGRAMMAZIONE TURISTICA REGIONALE”

Con il sì di tutti i Gruppi a eccezione del M5s, astenuto, l’Aula dà il via libera al progetto di legge presentato da 21 consiglieri di Pd, Ln, Fi, Fdi-An. Il relatore di maggioranza, Paruolo (Pd): “Largo consenso che travalica i confini di maggioranza e opposizione”. Quello di minoranza, Bignami (Fi): “La forza delle Pro loco nella estraneità alle appartenenze politiche”

Con 33 voti favorevoli  (Pd, Sel Ln, Fi, Fdi-An, Altra ER) e 5 astensioni (M5s), l’Assemblea legislativa ha approvato il progetto di legge che ha per titolo “Norme per la promozione e il sostegno delle Pro Loco”, sottoscritto da 21 consiglieri dei Gruppi Pd, Ln, Fi, Fdi-An, primo firmatario Giuseppe Paruolo (Pd).

In qualità di relatore di maggioranza, Paruolo ha riassunto l’iter del provvedimento, che si sviluppa in 11 articoli e che iniziò a essere discusso nella scorsa legislatura regionale, per poi rimarcare il valore di un “largo consenso politico, che travalica i confini di maggioranza e opposizione”. Paruolo ha poi spiegato i cinque punti essenziali della nuova legge: “Una chiara definizione di cosa sono le Pro loco; agevolare i Comuni nello stipulare convenzioni con le Pro Loco; definire, all’interno dello schema generale delle Associazioni di promozione sociale, un ambito specifico dedicato alle Pro loco, ribadendo la loro partecipazione ai bandi previsti dalla Legge regionale 34/2002; procedere al riconoscimento delle strutture massimamente rappresentative delle Pro loco”; infine, “coinvolgere i rappresentanti delle Pro loco nella programmazione dell’offerta turistica regionale”.

Galeazzo Bignami (Fi), relatore di minoranza, ha detto che “questa legge può e deve costituire un punto di partenza per valorizzare una molteplicità di soggetti privati che con il loro impegno amplificano le qualità di un territorio, rafforzandone l’identità”. La forza delle Pro loco “sta nella estraneità dalle appartenenze politiche, ed è questo a distinguerle da altri soggetti che svolgono azioni di promozione territoriale”. Il voto favorevole del suo Gruppo, ha concluso Bignami, “va inteso come una precisa sollecitazione alla Giunta, affinché provveda a finanziare adeguatamente la nuova normativa”.

Il voto favorevole della Ln è stato motivato da Matteo Rancan e Alan Fabbri. Per i due consiglieri, una “forte e larga condivisione politica è stata alla base di una buona legge, che offrirà un opportuno riconoscimento a tanti cittadini attivi sul proprio territorio, la cui attività volontaria costituisce spesso l’unico o il principale elemento di socialità, senza alcun colore politico e senza percepire alcun compenso”.

A sostegno del provvedimento anche Tommaso Foti (Fdi-An), per il “meritorio contributo che le Pro loco sviluppano a vantaggio dei rispettivi territori, grazie a un impegno civico, disinteressato e gratuito che costituisce un caso esemplare di sussidiarietà orizzontale, come lo definisce l’articolo 118 della Costituzione”.

L’astensione del M5s è stata anticipata da Andrea Bertani, che ha voluto segnalare “un preciso limite di questa legge”, illustrando due emendamenti che sono poi stati respinti dall’Aula. Il primo puntava a introdurre “vincoli di trasparenza nei bilanci delle Pro loco”; il secondo, a “stabilire incompatibilità tra cariche istituzionali pubbliche e cariche in seno alle Pro loco”. Secondo Bertani, “chi può decidere di finanziare una Pro loco, in qualità di sindaco o di assessore comunale, non deve avere ruoli nel consiglio direttivo della Pro loco stessa, e in generale è preferibile prevenire alcune possibili distorsioni, innanzitutto a garanzia di queste forme associative”.

Per Sel, Yuri Torri e Igor Taruffi hanno reso esplicite le ragioni del sostegno alla legge, ma anche dei due emendamenti presentati dal M5s. “È positivo- hanno detto- che questa norma si saldi con l’appena approvata legge regionale sul turismo, ma non va dimenticato che oltre alle Pro loco svolgono analoghe funzioni anche altri soggetti, a loro volta meritevoli di sostegno pubblico, per come sanno contribuire alla vitalità dei territori, soprattutto quelli più periferici”.

Il progetto di legge era stato sottoscritto dai seguenti consiglieri del Pd: Giuseppe Paruolo, Paolo Zoffoli, Alessandro Cardinali, Barbara Lori, Marcella Zappaterra, Ottavia Soncini, Manuela Rontini, Giuseppe Boschini, Giorgio Pruccoli, Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari, Paolo Calvano, Francesca Marchetti, Roberto Poli, Stefano Caliandro, Lia Montalti e Mirco Bagnari, Tommaso Foti (Fdi-An), Alan Fabbri e Matteo Rancan (Ln), Galeazzo Bignami (Fi).

(rg)

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