COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Diritti Bologna: Marchetti (Pd) e Amico ( ER Coraggiosa): “Migliorare le condizioni di vita all’Istituto penale Pratello”

“Mancano professionisti per le attività educative e personale di polizia penitenziaria. La Regione solleciti il ministro della Giustizia. Preoccupato anche il Garante per i diritti delle persone detenute”

La Regione solleciti il governo per risolvere le criticità dell’Istituto penale per i minorenni Pratello a Bologna, “in particolare garantendo urgentemente un adeguato incremento di organico di polizia penitenziaria per migliorare le condizioni di vita all’interno dell’Istituto e prevenire le situazioni critiche di disagio e violenza”.

È uno dei quesiti posti alla giunta dalla consigliera Francesca Marchetti (Partito democratico) in un’interrogazione firmata anche da Federico Amico, capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa.

I proponenti chiedono di intervenire sul ministro della Giustizia “per migliorare capienza e adeguatezza strutturale degli Istituti per minorenni su scala nazionale, favorendo per i minori la vicinanza ai territori di provenienza anche in ragione della relazione educativa che da questo deriva”.

Il Pratello, a Bologna, sottolineano i consiglieri, sta affrontando “crescenti difficoltà dovute a sovraffollamento e personale in servizio in numero non proporzionato alla capienza, due aspetti che provocano difficoltà nell’organizzazione delle attività educative e riabilitative”. Oggi, il carcere minorile ospita “45 ragazzi, nonostante la capienza regolamentare sia di 40 posti, fra i quali 26 sono maggiorenni fino ai 25 anni e 19 sono minorenni, di cui 12 stranieri non accompagnati”. Il garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna “ha espresso preoccupazioni in merito alla situazione del carcere e già nel mese di luglio scorso ha formalizzato la situazione con i vertici del Dipartimento per la giustizia minorile”.

Dai sopralluoghi svolti, continuano i proponenti, “è emerso che la carenza di personale e l’apertura del secondo piano detentivo a partire da ottobre 2021 hanno contribuito a rendere ancor più critica la situazione, mettendo a rischio le condizioni di vita dei minori e degli operatori che vi lavorano perché mancano professionisti degli interventi educativi e personale di polizia penitenziaria. Mancanze registrate anche dal sindacato Fp Cgil cui si aggiungono “la presenza di minori con disturbi di natura psichica nonché la carenza di personale e dotazioni strumentali insufficienti o malfunzionanti”.

Anche la Regione si è detta preoccupata. “Lo scorso 5 settembre 2023 – ricordano Francesca Marchetti e Federico Amico – Claudia Giudici e Roberto Cavalieri, rispettivamente garante regionale dei minori e garante regionale dei detenuti, hanno visitato il carcere minorile impegnandosi a continuare le visite congiunte ai minorenni per gli effetti di provvedimenti dell’Autorità giudiziaria che ha adottato provvedimenti di restrizione della libertà personale a seguito dei reati commessi o del comportamento non idoneo tenuto nel corso della presenza in Comunità per minorenni che hanno portato a un aggravamento delle restrizioni da parte del giudice”.

(Gianfranco Salvatori)

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