Il progetto che punta a modificare il Regolamento urbanistico edilizio del Comune di Castel San Pietro Terme, nel bolognese, trasferendo sulle colline di Varignana, vicino all’attuale insediamento destinato a uffici, quasi 6mila metri quadri, finisce al centro di un’interrogazione presentata dal gruppo Misto, Sinistra italiana e da L’Altra Emilia-Romagna.
“L’area in cui andrebbe a insediarsi l’ampliamento dell’attuale attività- spiegano i consiglieri- è collocata vicino al crinale, in parte coperta da manto forestale e perciò classificata come rurale”. Inoltre, “l’accesso all’attuale insediamento di proprietà di CRIF dipende da un’unica strada, totalmente inadatta a essere frequentata dalla nuova prevista compagine di addetti, stimabile in circa 300 unità”.
Dunque, i consiglieri interrogano la Giunta per sapere “se questi presupposti non risultino in contrasto con lo spirito della recente legge urbanistica regionale nonché con il Piano paesistico regionale e cosa si intenda fare per garantire il rispetto della legge urbanistica”.
(Margherita Giacchi)