Stefania Bondavalli e Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) chiedono l’intervento della Giunta regionale per evitare che l’Appennino venga depauperato di servizi essenziali quali, appunto, gli sportelli bancari.
“Dal momento che la montagna è un ambito prioritario del programma di mandato di questa Giunta – specificano le consigliere in due distinte interrogazioni che riguardano chiusure di sportelli bancari sia nel territorio reggiano che in quello modenese – abbiamo voluto affrontare un tema che è di scottante attualità un po’ in tutto il territorio regionale. Sappiamo bene che la Regione non ha responsabilità in questa decisione, ma l’auspicio è che si possa trovare una soluzione per evitare di privare gli abitanti delle zone interessate di questi servizi di fondamentale importanza.”
Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Davide Baruffi ha sottolineato, in fase di risposta, come il “fenomeno riguardi l’intero territorio nazionale a seguito di un’opera di riorganizzazione dovuta all’aumentata incidenza anche in Italia dei servizi telematici. Nonostante si tratti di un servizio di natura commerciale, riveste comunque una valenza di pubblica utilità, soprattutto per le persone anziane o che non hanno dimestichezza con i servizi telematici. Per tentare di trovare una soluzione in merito, nello scorso dicembre la Giunta ha chiesto alla BPM di aprire una riflessione in merito al piano di riorganizzazione messo in atto e contestualmente ha posto la questione anche con il ministero della Coesione territoriale. La prossima settimana è poi in programma un incontro con i vertici dell’istituto bancario oggetto delle due interrogazioni per delineare possibili soluzioni ed è di pochi giorni fa un’analoga richiesta ai vertici regionali dell’Associazione bancaria italiana per affrontare più in generale il fenomeno delle chiusure degli sportelli bancari e postali nei piccoli comuni del territorio. La Giunta, pur non avendo alcuna competenza in materia, segue da vicino la vicenda mettendo in campo ogni strumento a sua disposizione, conscia di come la rinascita del territorio montano passi anche dal mantenimento di questi servizi di pubblica utilità.”
La discussione dei due atti è avvenuta in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.