Le elezioni del Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale finiscono nel mirino del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione per avere spiegazioni in particolare in merito ai tempi di indizione della tornata elettorale. “Le elezioni degli organi amministrativi dei Consorzi di Bonifica svoltesi a dicembre 2015- spiegano i proponenti- sono state la prova evidente di come la Giunta regionale intenda la democrazia, visto che, sebbene per ognuno degli otto consorzi interessati abbia votato una percentuale modestissima di elettori, sebbene non sia stata applicata la disposizione prevista dalla stessa Regione sul voto telematico, sebbene vi siano stati in molti casi dubbi sulla regolarità del voto (deleghe e liste di aventi diritto sospette), sebbene molte forze politiche abbiano chiesto di rivedere il meccanismo di svolgimento delle consultazioni, assicurando adeguata informazione e attenta verifica delle schede, gli organi consortili sono stati comunque insediati in tutti i Consorzi. Tutti tranne uno, vale a dire quello del Consorzio dell’Emilia centrale”.
Per quel Consorzio, però, è stato scelto un commissario, in quanto la Giunta regionale, malgrado fossero state segnalati dubbi e rischi di irregolarità ovunque e non solo nel Consorzio dell’Emilia centrale, ha deciso di commissariare gli organi consortili di quel Consorzio. Per i Cinque Stelle, questa è la dimostrazione che “la democrazia può attendere, che si voterà chissà quando e in ogni caso in modo da non evidenziare, prima delle imminenti elezioni politiche, le inaccettabili inadempienze rispetto al voto telematico”.
Per questo, il gruppo interroga la giunta per sapere “perché vengano continuamente differite le elezioni consortili del Consorzio dell’Emilia centrale, perché la stessa Giunta abbia previsto, appena trenta giorni dopo il differimento della data delle elezioni consortili, la possibilità di mantenere in carica l’attuale commissario fino al 31 dicembre 2018, se ritenga accettabile il fatto che da due anni e probabilmente per un altro anno il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale sia privo di organi democraticamente eletti, che fine abbia fatto il progetto di Lepida per il voto elettronico nelle elezioni consortili, avviato un anno e mezzo fa e, infine, se intenda avanzare proposte di modifica alla legge regionale sui Consorzi nella parte in cui si prevedono sistemi elettorali che assegnano un peso assai più considerevole ai soggetti con maggiori proprietà fondiarie e se abbia idea di quando potranno svolgersi le elezioni del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale”.
(Margherita Giacchi)