COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio. Evangelisti (FdI): “Istituire un monitoraggio permanente delle condizioni idrauliche lungo i fiumi”

Attraverso una risoluzione proposto un progetto strutturato finalizzato a prevenire danni in caso di eventi estremi come le alluvioni del 2023

La Regione istituisca un monitoraggio permanente delle condizioni idrauliche e delle opere lungo i fiumi del territorio regionale, potenziando le reti esistenti di Arpae del Servizio idrometeorologico regionale in modo da prevenire i danni causati da eventi estremi. La richiesta è di Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) che ha presentato una risoluzione per impegnare la giunta “a prevedere un piano triennale di investimenti e una relazione annuale all’Assemblea legislativa sugli esiti del progetto e sull’estensione del sistema agli altri bacini regionali”.

“Le alluvioni del 2023 -ha sottolineato Evangelisti- hanno evidenziato la vulnerabilità del territorio. La Regione Emilia-Romagna, attraverso Arpae e il Servizio idrometeorologico regionale, disporrebbe già di reti di rilevamento e monitoraggio ma non sempre garantiscono un controllo tecnico e strutturale continuo. In via prioritaria sarebbe opportuno prevedere un progetto pilota nel bacino del torrente Idice (Bologna), con l’installazione di sensori idrometrici e morfologici. Il bacino del torrente Idice, affluente del Reno, attraversa territori caratterizzati da una significativa densità insediativa e infrastrutturale, e rappresenta un’area prioritaria per l’attivazione di strumenti di monitoraggio”.

“Il Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra) e i Piani di bacino -ha proseguito- individuano l’importanza della prevenzione e del presidio territoriale, ma la piena efficacia di tali strumenti richiede un’integrazione costante di dati tecnici aggiornati in tempo reale. Un sistema permanente di monitoraggio idraulico consentirebbe di rilevare precocemente variazioni dell’alveo, processi erosivi o di deposito, fenomeni di instabilità arginale e degrado delle opere idrauliche, riducendo il rischio di eventi catastrofici. Occorre integrare i dati del sistema di monitoraggio con le piattaforme regionali di allerta meteo-idraulica, per migliorare la tempestività delle comunicazioni e delle azioni di protezione civile”.

(Lucia Paci)

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