COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio. Fondi per montagna, elettrificazione della Ferrara-Codigoro, commercio e bacino del Po

La commissione promuove il Documento di programmazione economica che prevede numerosi investimenti. Palma Costi (Pd): “La nostra priorità è la ricostruzione post alluvione”. Massimiliano Pompignoli (Lega): “E’ un documento vecchio, bisogna sbloccare il bonus camini”

Potenziamento del trasporto ferroviario, elettrificazione della tratta Ferrara-Codigoro, sostegno a un settore come quello delle ferrovie che ha visto un aumento dell’80% dei passeggeri grazie agli investimenti fatti negli ultimi 8 anni. Interventi di riqualificazione per la regolazione dell’alveo del Po e il sostegno all’idrovia ferrarese pari a oltre 9 miliardi (tra fondi regionali e di altra provenienza). Risorse per l’acquisto di autobus a idrogeno verde. Sostegno alle vie d’acqua con investimenti sul porto di Ravenna di cui si vuole aumentare la collaborazione con gli aeroporti dell’Emilia-Romagna, abbonamenti gratis per gli studenti (nel 2022 ci sono stati 240.000 abbonamenti al traporto pubblico locale), 49 milioni di euro di investimenti per l’economia circolare e 32 milioni per le bonifiche da amianto. Sostegno alla rete commerciale con interventi di 378 milioni complessivi nel 2024, tutela della montagna per la cura del territorio, la forestazione e il contrasto al dissesto idrogeologico. Forte impegno per trattenere le imprese in Appennino e favorire il turismo in montagna. Patto per la casa per sostenere l’edilizia residenziale pubblica attraverso la riqualificazione di appartamenti sfitti con investimenti pari a 500.000 di euro. Attenzione anche alla ricostruzione post sisma 2012 soprattutto per quanto riguarda i centri storici.

Questi i punti di forza del Documento di programmazione economica e finanziaria proposto dalla giunta che ha avuto parere dalla commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro.

“Abbiamo rivisto le nostre priorità mettendo al centro la ricostruzione post alluvione”, spiega la relatrice di maggioranza Palma Costi (Pd), che ricorda come “sono state fatte molte cose in questi mesi, abbiamo stanziato risorse. Purtroppo ci sono problemi legati alle scelte del governo”. Costi ha anche sono i problemi legati al cambiamento climatico e su questo stiamo agendo, così come la prevenzione del rischio idrogeologico: abbiamo aumentato i presidi di controllo e confermate le risorse del Pnrr, anche se ci sono incertezze sui fondi a seguito della revisione che il governo ha fatto del Pnrr senza, tra l’altro, dire quali cambiamenti sono stati fatti”.

Dal canto suo il relatore di minoranza Massimiliano Pompignoli (Lega) ha criticato il documento dicendo che “il Defr, alluvione a parte, è simile a quello degli ultimi anni e sul tema alluvione la maggioranza non fa altro che criticare il governo. Costi stessa ammette che sul sisma 2012 si sta ancora, 11 anni dopo, ricostruendo. Si accettano i ritardi sul sisma, ma poi sull’alluvione si fanno polemiche. In questo Defr c’è poco e niente e nessuna vera novità rispetto al passato: è un copia e incolla che non dice nulla delle prospettive che la Regione vuole dare a questo territorio nei prossimi anni”. Pompignoli è stato netto: “Si parla di tutela dell’ambiente, ma poi il bonus camini è fermo e le elettrificazioni delle ferrovie non ci sono. Bisogna intervenire contro gli animali fossori che -spiega Pompignoli- fanno danno al nostro territorio, ma non viene detto con quali risorse e in che modo la Regione intende intervenire”.

“Abbiamo obiettivi strategici e il Defr lo conferma: operiamo in coerenza e in un lungo periodo, per questo ci sono analogie tra i vari Defr”, spiega l’assessore ai Trasporti Andrea Corsini

“Vorrei capire come la Regione vuole gestire il periodo transitorio nelle zone alluvionate”, sottolinea Valentina Castaldini (Fi) per la quale “rischiamo di mettere in cantiere opere di anni fa, basate su documenti vecchi”. Castaldini ha anche chiesto chiarezza sulla parte del Defr destinato al commercio di cibi sfusi: “Il Defr dice che deve aumentare la vendita di prodotti sfusi, ma ci siamo chiesti come si farà a garantire la sicurezza alimentare di questi prodotti?”.

Sostegno al Defr è stato espresso da Andrea Costa (Pd) che ha ricordato soprattutto come i numeri dimostrino che la ricostruzione post sisma sia andata bene. Critico invece Michele Facci (Lega) che ha criticato soprattutto le scelte fatte per la montagna: “Si dicono sempre le stesse cose, ma -spiega il leghista- nei fatti l’Appennino è trascurato. Resta aperto il problema dei punti nascita”.

(Luca Molinari)

Ambiente e territorio