Inserire il terremoto che nel 2023 ha colpito la zona di Tredozio e Rocca San Casciano nel pacchetto di emendamenti al decreto legge dello scorso7 maggio per ulteriori disposizioni urgenti in merito agli eventi alluvionali verificatisi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche e al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei.
A chiedere alla Regione di intervenire su governo e Parlamento per dare risposte ai cittadini è Valentina Ancarani (Pd) che ricorda come “a circa un anno dal tragico evento il conto era di circa 170 sfollati e 50 edifici inagibili a Tredozio, mentre a Rocca San Casciano 46 edifici lesionati, di cui 30 completamente inagibili e 16 parzialmente, con 25 famiglie sfollate e a fronte di un contributo pari a circa 30 mila euro erogato dalla Regione per ciascuna unità immobiliare privata per uno stanziamento complessivo di quasi 5 milioni di euro, restano gravi criticità per quanto riguarda gli edifici pubblici, per i quali servirebbero 17 milioni solo a Tredozio e circa 4,8 milioni a Rocca San Casciano, con soli 2-3 milioni finora ricevuti per i primi interventi su cimiteri e beni monumentali”.
“Abbiamo chiesto al governo e al Parlamento, anche attraverso l’invio di proposte di emendamenti a tutti i deputati e i senatori eletti in Emilia-Romagna, di inserire questi temi nel decreto in questione, se non verranno accolte le nostre proposte chiederemo al governo di individuare il primo provvedimento utile per arrivare al nostro obiettivo”, spiega l’assessore Davide Baruffi che ricorda anche che “per completare i lavori necessari servono circa 130 milioni, le risorse per le attività in emergenze ci sono state assegnate e gli interventi più urgenti, ad esempio quelli relativi alle scuole, li abbiamo fatti: ora occorre completare la ricostruzione”.
Parole alla luce delle quali Ancarani si dice soddisfatta perché la Regione conferma l’attenzione ai territori, ai cittadini e alle imprese.
(Luca Molinari)


