Rimediare alla carenza di organico al comando dei Vigili del fuoco di Forlì-Cesena. È la richiesta di Valentina Ancarani (Pd) che attraverso un’interrogazione invita la giunta ad attivarsi con il ministero dell’Interno affinché gestisca la situazione.
“Secondo i dati aggiornati -ha spiegato la consigliera- al comando provinciale di Forlì-Cesena- i capi squadra e capi reparto effettivi nei turni sono 54 su un organico teorico previsto di 92, a cui si aggiungono 6 unità graduate non idonee al soccorso. Il personale Vigile del fuoco effettivo ammonta a 171 unità su 200 previste, ma 16 di queste saranno assenti per tre mesi per la partecipazione al corso di qualificazione a capo squadra. Inoltre, entro la fine dell’anno, altre 11 unità saranno collocate a riposo, aggravando ulteriormente la già complessa situazione. Tutto ciò ha un impatto diretto sull’efficienza del dispositivo di soccorso, sulla tempestività degli interventi e sul benessere psico-fisico degli operatori, costretti spesso a
rinunciare a riposi e ferie”.
“La carenza di organico -ha aggiunto Ancarani- non è una criticità circoscritta al solo territorio forlivese, ma è una condizione diffusa a livello nazionale. Tuttavia, la Regione Emilia-Romagna risulta tra le più colpite, e all’interno della regione, il comando di Forlì-Cesena è attualmente quello che versa nella condizione più critica, richiedendo un’attenzione particolare e prioritaria da parte delle istituzioni regionali, anche per le implicazioni in termini di sicurezza pubblica e protezione civile”.
Da qui l’atto ispettivo per sollecitare “misure regionali di sostegno straordinarie o iniziative specifiche per supportare l’attività dei Vigili del fuoco” oltre a “iniziative per monitorare e garantire che il servizio antincendio aeroportuale di Forlì-Cesena sia mantenuto nei livelli di sicurezza e operatività richiesti, anche in vista della certificazione dello scalo”.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)