“In quale data si preveda che la Regione Emilia-Romagna sarà dotata del nuovo Piano territoriale paesaggistico regionale (Ptpr)?”. A chiederlo, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni (Misto), che sollecita, relativamente alla redazione del nuovo piano, “un salto di qualità che vada oltre la mera trascrizione dei vincoli e della ricognizione dei beni e che utilizzi la collaborazione con il Ministero competente come un tratto qualificante e non un semplice obbligo burocratico, che peraltro rischia di arrivare con oltre un ventennio di ritardo”. La consigliera, sullo stesso tema, vuole infatti sapere “quale sia lo stato aggiornato dell’opera di pianificazione congiunta tra la Regione Emilia-Romagna e il Segretariato regionale del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo per l’Emilia-Romagna relativamente all’adeguamento del Ptpr in relazione ai beni paesaggistici”. Nell’intesa, rimarca, “è stabilito il termine entro il quale devono essere completati la verifica e l’adeguamento, nonché il termine entro il quale la Regione approverà il piano adeguato”. In più, prosegue, “le disposizioni del piano paesaggistico regionale non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali o regionali di sviluppo economico, sono cogenti per gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica e sono immediatamente prevalenti sulle eventuali disposizioni difformi previste dai medesimi strumenti di pianificazione e sugli atti normativi attuativi posti in essere dagli enti locali e sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione a incidenza territoriale previste dalle normative di settore, compresi quelli degli enti di gestione delle aree naturali protette”. Il vecchio Ptpr, si legge nell’atto ispettivo, “è stato approvato oltre venticinque anni fa”. La consigliera teme che per l’approvazione del nuovo piano si arriverà al 2022. Ad oltre un quindicennio dall’approvazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, conclude Gibertoni, “abbiamo un procedimento di adeguamento del Ptpr che appare senza fine, con continui rinvii in avanti nel tempo: con da un lato una evidente incapacità da parte ministeriale di assumere un ruolo guida all’altezza delle previsioni normative e dall’altro lato un atteggiamento della Regione Emilia-Romagna che, autorevolmente, è stato definito come ‘di vera e propria elusione amministrativa’, quindi con un fallimento evidente degli intenti di questa norma”.
1 Settembre 2020 15:34
Territorio. Gibertoni (Misto): “serve nuovo Piano territoriale paesaggistico, abbreviare i tempi”
La consigliera sollecita “un salto di qualità che vada oltre la mera trascrizione dei vincoli e della ricognizione dei beni e che utilizzi la collaborazione con il ministero come un tratto qualificante e non un semplice obbligo burocratico”
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1 Settembre 2020 15:34


