COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Territorio. La Commissione approva il “pacchetto Bilancio”

Si tratta di una manovra da mezzo miliardo di euro in cui spiccano i fondi per la mobilità sostenibile e su “due ruote”, gli interventi per la montagna e l’energia pulita. Apprezzamento dalla maggioranza, critiche dal centrodestra. Disco verde anche al Defr e al Rendiconto

Trasporto pubblico, mobilità sostenibile (specie “sulle due ruote”), cura della montagna e politiche per potenziare la produzione di energia ecologica. Un “assestamento di Bilancio green e sostenibile”, dunque, quello presentato dalla Giunta, discusso e approvato oggi nel corso della Commissione Territorio presieduta da Stefano Caliandro.

Se nel suo complesso la manovra movimenta risorse aggiuntive per mezzo miliardo di euro. Scendendo nei capitoli propri della Commissione si vede che, fra gli altri, ci sono fondi per 4 milioni per il trasporto pubblico, 4,6 milioni per il progetto di mobilità sostenibile “Bike to Work”, 1,5 milioni per la montagna e 1,7 per le politiche di energia ecologica. In particolare, si ricordano le risorse per favorire il “trasporto intelligente”, il piano energetico e i 2,5 milioni di euro per il sostegno alle nuove imprese in Appennino che non consumano suolo per aprire la propria sede, mentre al capitolo “difesa del suolo” si segnalano 22,8 milioni di euro per un progetto straordinario di difesa della costa.

Vengono confermati i fondi straordinari per ristori post alluvione (130 milioni) e il fondo investimenti delle Regioni (35,5 milioni). Alla manovra di assestamento si sommeranno lo svincolo dell’avanzo vincolato per 25 milioni, particolarmente rivolti per nuovi investimenti per il dissesto idrogeologico della costa per 22 milioni, e nuovi ristori per imprese e associazioni per oltre 30 milioni di euro.

“Il corposo documento declina i 95 obiettivi strategici del Defr, sempre con la logica di far sì che la programmazione possa essere prodotta in un sistema di accountability. Vengono ripresi gli obiettivi del Defr 2021: crisi demografica, diseguaglianza, transizione digitale. L’Emilia-Romagna deve cogliere il rimbalzo e dai dati si evince che tra il 2021 e il 2022 la regione crescerà più della media nazionale”, spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd), per il quale “va promossa la cultura della sostenibilità, che può accelerare la transizione ecologica (acqua, aria, rifiuti, mare). Fondamentale è la conoscenza, la pianificazione”.

Sulla stessa linea l’altra relatrice di maggioranza Manuela Rontini (Pd) che ricorda come anche le normative legislative previste nel collegato avranno effetti positivi sulla vita della popolazione. In particolare Rontini ha sottolineato come “la Regione in questo anno e mezzo di emergenza Coronavirus abbia investito risorse proprie per aiutare le persone e le imprese ad affrontare l’emergenza: ristori e sostegno a imprese per la ripartenza vanno di pari passo, il nostro territorio è protagonista della fase di rilancio”.

Pollice verso al pacchetto Bilancio è arrivato da Michele Facci (Lega) che, in particolare, ha bocciato gli interventi sulla montagna: banda larga, sostegno a giovani coppie, taglio dell’Irap. “Numeri alla mano si dimostra che questi provvedimenti non hanno funzionato, tanto che in alcuni casi la Regione ha cambiato modalità di gestione dei suoi bandi, ma che ci sarebbero stati problemi lo avevamo detto da subito”. Facci ha anche sottolineato “i ritardi sul ripristino dei presidi di sanità sul territorio in Appennino”.

La Commissione ha approvato anche il Rendiconto generale dell’Assemblea di cui i relatori di maggioranza hanno parlato nel loro intervento, mentre il relatore di minoranza Marco Mastacchi (Rete Civica) ha osservato come “il 2020 non è un anno da prendere ad esempio, a causa del Covid. Gli Enti pubblici hanno dovuto fare molte variazioni sulle entrate (risultate minori) e sulle uscite. Uno snodo fondamentale è il trasferimento delle risorse agli Enti locali”:  c’è ancora molto da fare perché l’anello delle Unioni è debole e va tarato meglio. Il 2020 è un anno ponte. Gli effetti sul 2021 ci auguriamo che saranno più stabili con proiezione 2022 più serena”.

(Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)

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