COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio. La commissione discute la legge per gli alberi monumentali

Maggiori tutele, Elenco regionale, sanzioni. Previste norme anche per i boschi vetusti

Dai cipressi di Montecalvo (Pianoro) all’ippocastano di Modena, dall’acero di Madonna di Lizzano al cipresso di Scola (Grizzana): in Emilia-Romagna ci sono circa 600 esemplari monumentali, di cui 102 sono anche piante monumentali d’Italia. La Regione, prima nella storia, li mappa e li cura dal 1977. Oggi, con una nuova legge che recepisce le novità nazionali, viale Aldo Moro vuole aumentare e potenziare l’attività di mappatura, conservazione e valorizzazione gli alberi monumentali e dei “boschi vetusti”: metterli in sicurezza da un punto di vista ecologico e diffonderne il valore culturale anche attraverso un Elenco degli alberi monumentali regionali e della rete dei boschi vetusti regionali dove, a fianco di quelli che verranno individuati, saranno inseriti d’ufficio anche quelli già censiti dalla Regione.

Prosegue nella commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro la discussione sulla “Disciplina per la conservazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti”, il progetto di legge proposto dalla giunta che dà mandato alla giunta di trovare le risorse e le modalità per tutelare gli alberi monumentali e i boschi vetusti, oltre che di realizzare l’Elenco degli Alberi. Vengono previste anche sanzioni per chi danneggi questi alberi e boschi. Ora la proposta di legge verrà discussa dall’Assemblea legislativa per il voto definitivo.

“Condivido la legge e siamo a favore”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha rilanciato le proposte avanzate da alcuni esperti tra cui la tutela del pino silvestre, mentre Marco Mastacchi (Rete Civica) ha messo in guardia dall’avere norme troppo severa con effetti negativi sulla cura del bosco ceduo.

Il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) ha ribadito i dubbi sull’entità delle sanzioni previste dalla proposta di legge. La relatrice di maggioranza Mirella Dalfiume (Pd) ha ribadito la validità del provvedimento.

(Luca Molinari)

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