COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio. La commissione ha parlato delle novità sulla localizzazione degli impianti alimentati a fonti rinnovabili

La struttura della legge distingue tra aree idonee, non idonee e ordinarie

Un progetto di legge che distingue tra aree idonee, non idonee e ordinarie. Durante la commissione Territorio, presieduta da Paolo Burani (Avs), il dirigente regionale Giovanni Pietro Santangelo ha parlato del progetto di legge “localizzazione degli impianti alimentati a fonti rinnovabili nel territorio regionale”.

Le aree idonee rappresentano quelle aree destinate ad avere un certo bilanciamento, una minimizzazione degli impatti negativi e un certo equilibrio pianificatorio. Anche se non c’è un impatto ambientale negativo, e non ci sono altri vincoli, ci possono essere comunque misure per la realizzazione di opere di compensazione. Mentre nelle aree non idonee non è possibile fare gli impianti: non si possono fare nelle aree di eccellenza, quando ci sono vincoli paesaggistici, nelle aree tutelate in quanto parchi, siti o habitat. Nelle aree ordinarie, insieme a quelli idonee è consentita la realizzazione ma con vincoli: prioritariamente dovrebbero essere aree già urbanizzate, quali capannoni industriali e parcheggi, e ci sono dei criteri di priorità dei bandi. Inoltre, c’è l’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi una volta che gli impianti sono dismessi e un monitoraggio degli impianti FER continuo. La principale novità per gli impianti eolici, invece, è che potranno essere installati nelle aree agricole nella quale sia garantita una producibilità annua pari a duemilatrecento ore equivalenti.

(Giorgia Tisselli)

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