L’obiettivo è accrescere l’attrazione e la competitività del sistema Emilia-Romagna, con il fine di perseguire la sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo. In commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, prosegue l’iter approvativo del progetto di legge della Giunta “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”.
I programmi coinvolgono città e aree urbane, la montagna, la fascia della costa, l’asse del Po e i territori colpiti dal sisma del 2012: i Programmi speciali per gli ambiti territoriali (Psal) perseguono l’integrazione tra livelli di governo, il coordinamento delle politiche, l’impiego integrato delle risorse finanziarie e la promozione di un sistema di governance tra le amministrazioni locali. Previsto lo stanziamento di un milione di euro all’anno per tre anni.
Massimo Iotti (Pd) ha parlato, riferendosi alla programmazione, di “processo positivo”, rimarcando anche l’importanza degli investimenti privati.
Per Silvia Piccinini (M5s), invece “manca la parte sulla partecipazione: la negoziazione viene fatta solo a livello istituzionale, da queste scelte sono esclusi i cittadini”.
Andrea Bertani (M5s) sui finanziamenti alla legge, a suo giudizio insufficienti, ha chiesto “cosa ci permette di fare uno stanziamento di tre milioni in tre anni”.
Infine, Roberto Poli (Pd) sui programmi d’area: “Sono stati uno strumento importante per le realtà territoriali della regione, ma i tempi di attuazione erano troppo lunghi, con questa legge i tempi di realizzazione dei progetti si ridurranno”.
(Cristian Casali)


